Adiconsum propone un'assicurazione nazionale contro le catastrofi da maltempo
La piena del Po ai Murazzi

La proposta è destinare una quota di servizio per un Fondo mutualistico collettivo a tutela dai danni catastrofali ma non a carico del singolo

ADICONSUM,  la Associazione Difesa Consumatori e Ambiente, promossa nel 1987 dalla Cisl ha proposto all’ANIA (la associazione imprenditoriale che riunisce le Compagnie di assicurazione) e all’ABI  (la associazione imprenditoriale degli istituti bancari) di destinare una quota di servizio per un Fondo mutualistico collettivo a tutela dai danni catastrofali, ma non a carico del singolo”

  

I fatti di questi giorni e dei mesi passati, a partire dal terremoto dell'Aquila, ci dovrebbero aver insegnato che correre dietro le emergenze costa il triplo e che non si interviene né adeguatamente né prontamente per rispondere alle esigenze della popolazione e del tessuto produttivo di prossimità dei territori colpiti. L’assicurazione sui danni catastrofali è indispensabile, ma - dichiara Pietro Giordano, Segretario generale Adiconsum - non può gravare sul singolo proprietario.  Se così fosse, si tratterebbe di un ennesimo balzello che graverebbe sui redditi dei consumatori, già colpiti dalla crisi economica in atto.

 

Adiconsum propone un accordo ad ANIA e ABI per destinare una quota di servizio capace di realizzare un Fondo mutualistico collettivo, i cui proventi siano utilizzati per stipulare polizze sui danni catastrofali per tutti i proprietari di case.

 

Questo sistema, che si ispira ad un nuovo modello di welfare in cui sussidiarietà, mutualità e solidarietà sono i cardini di un nuovo metodo di programmazione, dovrebbe essere in grado di escludere il ripetersi di emergenze così dannose per i cittadini.

 

Attraverso la creazione di questo Fondo – continua Giordano - si garantirebbero i consumatori per eventi catastrofali a costi enormemente inferiori a quelli che i singoli dovrebbero affrontare. Basterebbero pochi euro l'anno su ogni conto corrente bancario e su ogni polizza assicurativa.

 

Tale logica mutualistica e solidaristica può rappresentare un momento significativo dell’aumento di quella cultura assicurativa che manca nel nostro Paese, vista anche l’azione di formazione, informazione e conciliazione paritetica comuni che il Fondo potrebbe garantire attraverso tali risorse.

 

Quello che è imprescindibile – prosegue Giordano - è che nella fase di preparazione della conseguente normativa e della sua attuazione non siano esclusi i consumatori. La creazione di un Fondo bilaterale anche su questa partita può interessare molti soggetti economici, oltre ai consumatori che sono chiamati direttamente ad assicurare i propri beni.

 

Gli oneri conseguenti verrebbero così ad essere autoalimentati, lasciando allo Stato le competenze esclusive per le infrastrutture e gli edifici pubblici. Il beneficio di un sistema coordinato sarebbe enorme per la collettività, tanto più in un periodo di così elevata crisi economica, in quanto anche le risorse derivanti dalla fiscalità prodotta dalle nuove coperture, a regime, produrrebbe numeri significativi utili al contenimento del deficit pubblico.

Adiconsum ritiene – conclude Giordano – che siano maturi i tempi per discuterne con i Ministri competenti e le parti interessate e lancia la proposta dell'apertura di un tavolo di lavoro.

 

 

 

 

 

 

 

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 14/11/2011