Celebrata la giornata mondiale dell'acqua
La sede della Smat

Giancarlo Micono propone alcune importanti riflessioni

 

Il 22 marzo di ogni anno ricorre la “giornata mondiale dell’acqua” istituita nel 1993 dalle Nazioni Unite in seguito alla Conferenza di Rio de Janeiro su ambiente e sviluppo. Le celebrazioni mondiali per l’occasione si stanno svolgendo a Città del Capo in Sud Africa; il tema è “acqua per le aree urbane: come rispondere alla sfida”.

Secondo l’Onu vi sono grosse preoccupazioni sia la fornitura di acqua potabile da parte tutte le popolazioni che vivono nelle città, sia per l’inquinamento stesso dell’ acqua. La concentrazione di sempre percentuali sempre maggiori della popolazione mondiale nelle aree urbane e suburbane non si accompagna più a un miglioramento delle condizioni di vita. Sono circa 3,3 miliardi le persone che vivono attualmente nelle città, ma, tra questi, un abitante su quattro non ha accesso a strutture igienico sanitarie adeguate. Il 27% della popolazione dei paesi in via di sviluppo non ha acqua potabile nella propria abitazione.

 

Alla carenza di servizi si aggiunge la cattiva gestione delle reti idriche urbane che ogni anno contano perdite d’acqua fino al 50%. Secondo i dati forniti dall’Onu, questo vuol dire perdere ogni anno tra i 250 e i 500 milioni di metri cubi d’acqua. Nel 2025, secondo i dati del World Water Forum, circa 1,8 miliardi di persone vivranno in paesi o regioni colpite da una grave scarsità di acqua e due terzi della popolazione mondiale vivrà in condizioni di carenza estrema.

 

Il sottosegretario delle Nazioni Unite Close ha riassunto il problema dicendo che “La sfida dell’acqua urbana deve essere riconosciuta per quello che realmente è – una crisi conseguente a politiche inadeguate e cattiva gestione, piuttosto che alla scarsità di acqua”.

 

A Torino la politica dell’acqua è partita da lontano .Cavour volle - 164 anni fa - la costituzione di una società per l’organizzazione e la fornitura di acqua potabile alla città di Torino; egli stesso fu fra i primi azionisti privati della società. Di lì nacquero i famosi “toretti” (e relativo sistema di alimentazione) che ancora oggi caratterizzano la nostra città.

 

Da quell’avvio “istituzionale” alla attuale SMAT – società che gestisce i servizi idrici e di depurazione acque nel torinese e della quale sono azionisti i comuni della provincia – non si è mai perso di vista l’obiettivo di dare un servizio pubblico di qualità. (a sx un punto acqua)

 

La SMAT per promuovere l’utilizzo dell’acqua del rubinetto in luogo di quella im bottigliata, ha creato negli ultimi anni una rete di chioschi in città e provincia che distribuiscono acqua potabile refrigerata, naturale e gassata.

 

In occasione della Giornata dell’acqua ha premiato tre comuni della provincia (Salerano, Piscina e Settimo Torinese ) i cui cittadini ha fatto maggior uso di questi “Punti acqua”. I premi consistono per il comune in un abbuono sul canone di utilizzo del chiosco e per la scolaresca della cittadina premiata in un abbonamento annuo a Cinema Ambiente TV.

 

Obiettivo del Premio è sottolineare le esperienze che hanno contribuito a valorizzare l’acqua di rete e, contemporaneamente, hanno rappresentato un impegno significativo nella riduzione dell’utilizzo delle bottiglie di plastica, degli imballaggi e del trasporto.

Ad oggi i Punti Acqua attivi nei Comuni della Provincia di Torino sono 34 e 12 saranno installati nei prossimi mesi. E’ stato calcolato che la scelta aziendale di promuovere il Punto Acqua abbia fatto risparmiare 4.372.000 bottiglie di plastica, corrispondenti a 166.000 kg di plastica sottratti all’ambiente, i 34 Punti Acqua nel 2010 hanno infatti erogato complessivamente 6.558.702 litri di acqua.

 

                                                                                                                                                                                 Giancarlo Micono

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 24/03/2011