Ikea investe nel rinnovabile

La nota multinazionale investe ancora una volte cifre da capogiro nello sviluppo sostenibile

Ikea, da buona marca svedese, non si smentisce neanche questa volta. Dopo aver investito nel 2009 nell’energia solare, eolica e un piano di produzione sostenibile dell’energia della quale l’azienda ha bisogno, si è detta ancora una volta pronta ad investire nel rinnovabile, e non con qualche centesimo.

 

Le cifre stanziate sono infatti notevoli e il nuovo budget fa ben sperare, per quanto riguarda questo tipo d’investimento.

 

Si mette quindi in gioco contro il cambiamento climatico e investe in energia eolica, fotovoltaico, e su azioni di contenimento del cambiamento climatico con centinaia di milioni di euro.

 

La green energy diventa quindi una grande scommessa per Ikea, che ciononostante non aumenterà in alcun modo i prezzi dei prodotti sul mercato, dando così il buon esempio e mostrando che la riduzione dell’inquinamento e lo sviluppo sostenibile dovrebbe essere la priorità di tutti.

 

Più di 700 mila pannelli solari sono stati infatti posizionati sui tetti dei suoi punti vendita e il gruppo Ikea gestisce, già in maniera attiva, 314 turbine eoliche.

 

Un altro obiettivo con data di scadenza 2020 è ripiantare tutti gi alberi utilizzati per la propria produzione e utilizzare unicamente legno e cotone sostenibili.

 

Come spiega l’amministratore delegato del gruppo Ikea Fundation, Peter Agnefjall, lo slancio verso la green energy è dato dalla sincera consapevolezza del bisogno del ridurre l’impatto ambientale di ognuno di noi e dalla preoccupazione per i cambiamenti climatici.

 

Per questo motivo il gruppo Ikea non si limita ad investire sull’energia rinnovabile ma ha messo in piedi un programma di aiuto laddove ve n’è più bisogno.

 

Nel 2020 Ikea investirà infatti 400 milioni di euro per sostenere le comunità e le famiglie al loro interno che risiedono nei paesi che si trovano più a rischio in quanto allerta sul cambiamento climatico e che hanno affrontato o affrontano giornalmente grandi catastrofi ambientali e di conseguenza condizioni di vita instabili.

 

Ikea sta quindi dimostrando al mondo che l’autosufficienza energetica è pienamente raggiungibile ma che soprattutto porta enormi profitti.

 

Aspettando la conferenza COP21 a Parigi di dicembre prossimo, anche le aziende si stanno preparando, forse coscienti del fatto che tutti gli accordi presi in questa sede saranno poi ufficiali e che anche loro dovranno sottoscrivere le svariate diminuzioni in quanto inquinamento.

 

Ikea ha, per questo motivo, lanciato un input fortemente positivo per quanto riguarda l’implicazione a favore del pianeta e per l’intraprendenza a livello della gestione innovativa delle risorse a disposizione.

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Articolo pubblicato il 07/06/2015