Nucleare iraniano : oggi è l'ultima chance
copyrights to ANSA/EPA

Oggi, 31 marzo, è l'ultimo giorno per fermare il i progetti iraniani sullo sviluppo del nucleare

Ancora negoziati sul nucleare.

Sei ministri degli affari esteri delle più importanti potenze mondiali, si sono recati in Svizzera, a Losanna, per concludere le negoziazioni con l’Iran che vanno avanti da diciotto mesi.

All’incontro sono presenti: gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia, la Cina, la Russia, la Germania e l’alto rappresentante Federica Mogherini.

L’obiettivo delle potenze è di firmare un accordo con l’Iran onde evitare che produca abbastanza carburante per alimentare l’arma nucleare.                                                                  La controparte iraniana sembra essere pronta al dialogo e a trovare un accordo, anche se continua a insistere sul fatto che il progetto dell’arma nucleare non sia volto alla guerra ma bensì un progetto pacifico.

I ministri sono risoluti nel trovare una soluzione che sarebbe necessario trovare entro oggi, 31 giugno.

I dubbi a proposito dell’accordo sono ancora molti. Uno tra tutti, che tipo di ricerche nucleari l’Iran potrebbe ancora fare e che tipo di sanzioni verranno imposte a quest’ultimo.

Le potenze hanno un solo obiettivo: togliere l’ordigno nucleare dalle mani degli iraniani. Stanno infatti cercando di assicurarsi tutto ciò, almeno per un anno.  

L’accordo che si sta cercando di raggiungere non è uno, ma sono tuttavia tre.

Il primo è quello tra gli iraniani, gli americani e gli europei; il secondo è quello tra Obama e il Congresso; e il terzo è quello tra i negoziatori iraniani , i militari  e gli ayatollah.

Ciò che viene proposto all’Iran, è la cancellazione delle sanzioni in cambio dello stop alle ricerche sul nucleare.

Il problema a questo proposito, tuttavia, è proprio che le sanzioni ricadono in ogni caso sulla popolazione, quindi l’interesse a rimuoverle, secondo le élites iraniane, non è sufficiente per rinunciare all’arma nucleare, che invece procura altissimi profitti per le classi abbienti.

Tuttavia i repubblicani iraniani non sembrano d’accordo e minacciano di interrompere i negoziati; decisione che provocherebbe un escalation non da poco: la ripresa delle ricerche e la costruzione, possibile ma non sicura, della bomba nucleare da parte dell’Iran, e l’aumento delle sanzioni da parte del Congresso.

Il momento è storico e la posta in gioco è altissima; i capi di stato hanno ancora poche ora per determinare la sorte, e questa volta davvero, dell’umanità.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 31/03/2015