L'umorismo romano contro l'Isis

Con prese in giro e battute, gli italiani rispondono alla minaccia dell'Isis su Roma

Meglio ridere che piangere, questa è la regola tricolore.

E anche questa volta gli abitanti del Bel Paese, col cantar della dolce vita, non si sono smentiti.

E’ di qualche giorno fa, la minaccia dello Stato Islamico della provincia di Tripoli nei confronti della croce e di quella che loro hanno chiamato Roma.

Non è infatti ancora chiaro il significato del messaggio pubblicato dalle forze terroriste, correlato d’immagini della presa di Tripoli e dell’arrivo di una lunga fila di macchine con individui con passamontagna e mitra spianato.

Numerosi sono gli esperti che credono che tutto ciò non si riferisca infatti a Roma in quanto città, ma che l’obiettivo sia da altre parti.

L’allarme resta alto, ma tutta la vicenda sembra talmente inverosimile che forse ciò che si tende a fare è semplicemente non crederci e prenderla piuttosto alla leggera.

Gli italiani non hanno agito, tuttavia, in questo spirito. Con il consueto humor bontempone che li contraddistingue, hanno a modo loro risposto agli attacchi, pur essendo coscienti del fatto che la minaccia sia sempre più reale.


Hanno infatti inviato centinaia di messaggi all’hashtag #We_are_coming_o_Rome , con immagini di macchine in coda sul raccordo, sconsigliando l’arrivo in treno perché sempre in ritardo, canzonandoli con domande come “Domani c’è sciopero dei trasporti pubblici, buona fortuna” o  “occhio alla ZTL perché le multe sono salate” o ancora “il nostro l’hanno già distrutta i governi”.

Numerosi giornali esteri hanno infatti scritto su questa trovata tutta italiana, pensando che tutti fossero davvero impazziti. E forse un po’ hanno ragione.

La paura è grande e la vicenda dell’Isis non fa che spaventare l’Occidente , ma gli italiani sono riusciti a prenderla ancora una volta, come si suol dire, con “filosofia”, con una buona dose di auto-ironia, come è d’uso.

Si fa dell’ironia perfino dopo ciò che è successo in piazza di Spagna con gli ultras olandesi, che hanno dissacrato e danneggiato la fontana della cosiddetta “barcaccia”. Infatti sono arrivati post su Twitter rivolti all’Isis con messaggi come “mi dispiace, sono arrivati prima i tifosi del Feyenoord”.

E come scrive “The Washington post”, non è che gli italiani abbiano preso la minaccia sotto gamba, semplicemente hanno molti “piccoli problemi” nel quotidiano che in qualche modo li toccano più da vicino. 

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Articolo pubblicato il 05/03/2015