Strage d'immigrati - il dovere di agire

L'ennesima strage si è consumata al largo di Lampedusa, numerosi i migranti morti.

L’ennesima tragedia si è consumata questa settimana, lunedì 9 febbraio, al largo della tanto chiacchierata Lampedusa. 106 migranti erano a bordo dell’imbarcazione che si apprestava a raggiungere le coste italiane.

La Guardia Costiera, dopo l’avviso ricevuto riguardo la presenza di un barcone proveniente dalle coste libiche, è andata in soccorso dei migranti, trovandone 25, stima non ancora definitiva, morti. I loro corpi sono stati trasportati a Lampedusa su due motovedette, insieme ai sopravvissuti. Il soccorso è stato coadiuvato da due mercantili che si trovavano nei paraggi.

I soccorsi procedono tuttavia a rilento a causa delle cattive condizioni marine, onde con altezza fino a 9 metri.

Tuttavia questa non è stata la sola nota negativa di lunedì, quanto a immigrazione : erano infatti 3 i barconi che si sono scontrati con un mare in collera - i numeri sono destinati ad aumentare, ma per ora si conterebbero più di 200 decessi.

Ancora una volta siamo arrivati troppo tardi e ancora una volta quello che doveva essere un viaggio “della speranza” è stato trasformato in un viaggio del terrore, che nuovamente culmina con la morte d’alcuni di coloro che lo hanno intrapreso.

Il Frontex, a seguito di questa ennesima tragedia, ha rimproverato all’Italia di accogliere troppi migranti e di salvarne altrettanti, urtando la sensibilità di tutti coloro che riescono in qualche modo ad immedesimarsi nelle migliaia di migranti che ogni anno approdano in Europa e in particolare in Italia e in Spagna.

L’Europa, o meglio l’Unione Europea, si trova quindi ad un ennesimo bivio e a una divisione a livello ideologico e materiale.

Se non si vuole dar retta al fatto che chi arriva sulle coste è senza dubbio “all’ultima spiaggia” e che, con tutti i propri risparmi, intraprende il viaggio della morte per sperare in un futuro dignitoso, allora si potrebbe pensare, molto egoisticamente, al fatto che l’economia europea senza tutti i lavoratori che arrivano da fuori i confini a 12 stelle crollerebbe.

E’ ormai provato e appurato, checché ne pensino tutti coloro che hanno deciso di mettersi i paraocchi e di rimanere succubi dei media, che non fanno altro che ritrarre gli immigrati come mostri venuti per succhiarci il sangue e tutto ciò che abbiamo.

L’Unione Europea , che si è sempre dimostrata aperta su questo punto, ha però mancato di azione effettiva in passato. Ora sembra che la situazione stia migliorando e , in particolare dopo la strage di Lampedusa del 2013, gli Stati membri stanno concentrando l’attenzione su questo problema.

L’istituzione del Triton-Frontex risale proprio a quel periodo – creato per scaricare almeno in parte l’onere italiano nelle missioni umanitarie a largo delle coste mediterranee.

Inoltre, nel 2014, è stato creato l’AMIF (Fondo per l’Asilo, la Migrazione e l’Integrazione) con un budget di 3.137 miliardi utile per i prossimi 7 anni. Il fondo è destinato ad asilo, migrazione legale ed integrazione, ritorno e solidarietà.

Tuttavia, molto ancora necessità di essere fatto; prima azione fra tutte è l’impellente modifica del trattato di Dublino, che impedisce ai migranti la scelta di un paese diverso da quello in cui approdano per ricevere asilo.

Tutto ciò impedisce infatti una ripartizione adeguata dei chiedenti asilo, complicando l’assistenza in Italia, ormai non più sufficiente rispetto al numero degli arrivi, e non permette a coloro che approdano di andare effettivamente dove vogliono andare.

Perché se è vero che l’Italia è in ogni caso in una situazione più pacifica dei paesi di provenienza dei migranti, è anche vero che la maggior parte di loro non vogliono rimanerci e preferirebbero spostarsi più a nord.

Le discussioni e le discordanze rimangono parecchie mentre centinaia di persone continuano a scomparire mangiate dal mare; lontano o vicino alle nostre coste, se è rimasta ancora un po’ d’umanità nella società del ventunesimo secolo, non lasciamoli morire.

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Articolo pubblicato il 16/02/2015