Le proposte di Pichetto per il Piemonte

Il candidato di Forza Italia illustra le sue proposte per il governo pedemontano

 

-  Quali sono i meriti pregressi e i progetti proposti per cui i piemontesi dovrebbero votarla e votare Forza Italia?

Perché proprio quando aumenta la disaffezione al voto significa che c’è una forte domanda di buona politica. La gente che ho incontrato in questa campagna elettorale  e con la quale ho avuto il privilegio di poter parlare si è dimostrata molto sensibile, attenta, con la voglia di impegnarsi e di cambiare le cose. Forza Italia lavora in questa direzione.

I meriti non sono mai sufficienti. È necessario fare di più e meglio, l’abbiamo scritto al nostro programma. Una cosa però crediamo che ci possa essere riconosciuta: aver saputo organizzare, negli anni, il consenso moderato, alternativo alla sinistra, misurandoci nel concreto con i problemi di tutti i giorni, con tanta determinazione. Vogliamo lavorare per  costruire un Piemonte coeso, forte, dove si provi piacere di vivere, senso di sicurezza, con una buona sanità e con un sistema infrastrutturale adeguato.

-  Nel concreto proponete una riforma dell’IRAP, in quali termini e quale è il ruolo delle imprese nell’identità del Piemonte?

Il Piemonte è una terra operosa, con una solida tradizione di capacità produttive e manifatturiere; vogliamo creare le condizioni, migliorando i conti della Regione ed eliminando  la burocrazia inutile, perché gli imprenditori piemontesi possano esprime tutte le loro potenzialità.

Sull’Irap proponiamo di abbattere il costo dell’imposta a zero per i primi tre anni per tutte le nuove  imprese e di eliminare l’imposta per tre anni per chi assume giovani. Il lavoro è al primo punto delle priorità. Senza imprese non c'è lavoro: siamo perciò, in modo inequivocabile, per la centralità dell'uomo, delle sue capacità tecniche, professionali e spirituali inserite nella centralità di un'impresa dove possa esprimere le sue potenzialità.

 - Istruzione e cultura, cosa cambierebbe?

La scuola è la base sulla quale impostare le azioni più importanti per ottenere, nel medio-lungo periodo, giovani in grado di rendere forte e competitivo il nostro territorio. Per questo, anche se l'investimento non si può misurare in termini elettorali, abbiamo proposto un programma di investimento di 50 milioni di euro per dare delle nuove generazioni gli strumenti tecnologici (tablet e software) per un’istruzione scolastica moderna e innovativa. Investiremo anche sulla ristrutturazione degli edifici scolastici, sul potenziamento della banda larga, sulla formazione professionale, che dovrà essere ancora migliorata.

Per quanto riguarda la cultura la nostra regione è ricca di una molteplicità di offerte turistico - culturali. Faccio un esempio: abbiamo un circuito nascosto che potrebbe divenire una delle grandi risorse del turismo internazionale. Sono i giardini delle Residenze Sabaude: un itinerario lungo più di quattro secoli che attraversa tutti gli stili, dal giardino all’italiana, al giardino romantico al giardino, dell’arte contemporanea della Venaria. Un’offerta strutturata di queste bellezze  potrebbe interessare qualche milione di visitatori in Europa. Vi è poi un altro aspetto: in molti Paesi le politiche pubbliche favoriscono l’iniziativa privata che sostiene le arti, riconoscendone la grande importanza per lo sviluppo del proprio sistema culturale, utilizzando la leva delle detrazioni fiscali. Riconoscendo che la nostra contemporaneità individua nell’economia della conoscenza la sua cifra costitutiva, la cultura non può che essere uno dei suoi principali asset: pertanto promuoveremo politiche di defiscalizzazione per le spese sostenute a sostegno della cultura. Inoltre vogliamo che il Piemonte diventi pioniere nello sviluppo del turismo culturale digitale, migliorando la qualità della fruizione del nostro territorio.

- Sull’edilizia sociale e le lotte per la casa, quale è la posizione di Forza Italia nei confronti della sempre più forte richiesta di alloggi popolari e le sue derive illecite come le occupazioni abusive di edifici pubblici?

Negli ultimi quattro anni l’investimento della Regione in edilizia sociale non si è fermato. 1400 nuovi alloggi consegnati, 3700 in corso di realizzazione, 1800 recuperati tramite il programma “giovani” o affittati a canone concordato, 40 milioni di euro stanziati per il cofinanziamento del fondo affitti e il sostegno alla morosità. Forza Italia manterrà il flusso finanziario destinato all’edilizia pubblica anche con specifici programmi per sostenere l’acquisto del patrimonio immobiliare invenduto, contenendo il “consumo di suolo”. Incentiverà tecniche costruttive e l’uso di materiali eco-compatibili, promuoverà controlli più serrati sui requisiti di permanenza degli inquilini negli alloggi popolari ed in generale sulla gestione dell’edilizia pubblica. Una nuova linea di intervento riguarderà le realizzazioni di complessi di edilizia sociale meno grandi, ma ubicati nelle città medio-piccole del Piemonte.

Infine, sulle occupazioni abusive di edifici pubblici: riusciamo a capire l'emergenza, comprendiamo il dramma di chi è senza casa, ma riteniamo che sia necessaria la massima fermezza per far rispettare la legalità per evitare che si ledano i diritti dei cittadini che rispettano le regole.

- La sanità piemontese è un’eccellenza, eppure c’è tanto da migliorare. Quali sono le vostre proposte?

Se sarò eletto presidente mi impegnerò prioritariamente su tre fronti: per ridurre le liste di attesa, con una migliore utilizzazione del personale e delle attrezzature; per garantire un migliore raccordo tra medici di base e ospedalieri, in modo che a ogni cittadino sia assicurata la continuità di cura e assistenza, anche con la trasformazione dei piccoli presidi in poliambulatori; per completare rapidamente i nuovi ospedali, avviare un grande progetto di ristrutturazione degli ospedali più vecchi, realizzare le Città della Salute di Torino e di Novara, anche in raccordo con le aziende che sviluppano ricerca in campo farmaceutico e biomedico. Manterremo i conti in ordine. Proseguendo con fermezza sulla razionalizzazione dei costi sarà possibile ridefinire il ticket sanitario, prevedendo l’esenzione del pagamento per ampie fasce di cittadini, così come sarà possibile prevedere l’istituzione di un contributo – voucher rivolto all’assistenza domiciliare, da utilizzare, per esempio, per sostenere i costi degli assistenti familiari, favorendo inoltre la regolarizzazione dei rapporti dei rapporti di lavoro del personale destinato a queste attività.


 - Il TAV?

L’opposizione preconcetta, anche con episodi di violenza, agli investimenti infrastrutturali ha determinato una congestione del traffico doppio rispetto alla media europea, con maggiori costi conseguenti. M’impegno fin d’ora a lanciare un grande programma per il Piemonte come base logistica del Sud Europa, collegata a Ovest e a Est dalla Tav, a Sud e a Nord dal corridoio Genova-Rotterdam, che connette due grandi porti europei. Vogliamo al tempo stesso assicurare un livello adeguato del trasporto pubblico locale, sia su ferro che su gomma, anche nelle aree dove la domanda è debole, da un lato con una migliore integrazione fra i mezzi, dall’altro aprendo a una vera competizione tra gestori. Infine, ma non per ultimo, vogliamo realizzare una grande “autostrada telematica” che permetta di coprire tutto il territorio regionale con la banda larga, essenziale per imprese e cittadini, ampliando le aree wi-fi libero in cui il Piemonte è già una regione pioniera.

- Quale sarà il primo provvedimento in caso di vittoria?

L'abolizione dell’Irap per nuove aziende e tutte le nuove assunzioni per i primi tre anni,  l’abolizione del bollo per le auto aziendali di commercianti e artigiani, la riduzione delle liste d’attesa nella sanità.

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Articolo pubblicato il 23/05/2014