Torino, le Elezioni sfumate per Piemonte Stato

Civico20 intervista Sonia Turinetti, segretaria del Movimento identitario piemontese

Le Liste elettorali per le elezioni amministrative di Torino sono state depositate ai primi di maggio. Sono seguiti i consueti strascichi polemici, con ricorsi al Tar ed al Consiglio di Stato da parte di alcune liste escluse dalla competizione per vizi di forma e di sostanza.

A conclusione dell’iter, liste in prima istanza bloccate sono stare riammesse o definitamente annullate. Alla fine risultano in corsa ben 18 candidati sindaci e 34 liste elettorali di partiti o movimenti, per contendersi 40 seggi in Sala Rossa.

Purtroppo, dopo attenta lettura, emergono tanti signori nessuno tra i candidati, programmi in parte fotocopia o enunciazioni banali, noncuranti delle competenze effettive in capo al sindaco ed al consiglio comunale. Tale ostentato malcostume non potrà che disorientare il cittadino non attivista politico, che ancora intende accostarsi alle urne elettorali.

Alcune Liste presentano poi simboli e diciture fantasiose e dal contenuto ancor più incerto.

Questa farsa, come potremo definirla? Democrazia o negazione della stessa?

Rivolgiamo qualche domanda alla segretaria di Piemonte Stato, un Movimento che non si è neppure presentato alle elezioni.

  • Signora Turinetti, Piemonte Stato aveva annunciato, da tempo la partecipazione alle elezioni a Torino. Invece il vostro simbolo non si vede. Avete cambiato idea? Perché?

  • Non abbiamo cambiato idea. Non ci presenteremo perché non avendo abbastanza donne disposte a mettersi in lista, tra le nostre aderenti e simpatizzanti, non rientravamo nel regolamento delle quote rosa, previsti dalla recente legge elettorale.

  • Il vostro programma elettorale, tenuto conto che si tratta di una competizione amministrativa, su quali presupposti poggiava?

  • Dato il momento di grave crisi economica che grava sull’intera Città Metropolitana ci saremmo battuti affinché questa rientrasse nell’ Obiettivo Convergenza per diventare Zona Franca Urbana come accade già in numerose città in Calabria, Sicilia, Puglia, Campania e nella zona del Sulcis in Sardegna.

Le ZFU sono aree dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e medie imprese il cui obiettivo prioritario è favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri ed aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico e occupazionale e con potenzialità di sviluppo inespresse.

Come potete notare abbiamo parlato di Città Metropolitana e non solo di Torino perché ricordiamo che il Sindaco di Torino lo è anche dell’intera Città Metropolitana (ex provincia). Sempre sul fronte del lavoro avremmo lavorato affinché, dal momento che il turismo sta diventando una voce importante nella città Sabauda, venissero sostituiti i volontari con professionisti del settore creando ulteriore occupazione

-Di recente vi siete impegnati per la città. Ricordo la mobilitazione per la conservazione a Torino dei reperti del Museo Egizio e la difesa dell’occupazione, per il rilancio contestuale dei musei cittadini. Cosa resta del vostro impegno?

Il nostro impegno continuerà indipendentemente dalla nostra assenza in Sala Rossa con nuovi presidi e opere di sensibilizzazione su queste e nuove tematiche che verranno a presentarsi

-Tra i vostri parenti alla lontana sono presenti le liste della Lega Nord a sostegno del notaio Morano e quella di Lega Padana Piemont, che fa parte dell’arcipelago di Renzo Rabellino. Che indicazioni di voto darete ai vostri iscritti e simpatizzanti?

Prima di tutto voglio sottolineare che Piemonte Stato non considera neanche lontani parenti sia la Lega Nord che le liste civetta di Rabellino come la Lega Padana Piemont.

Riguardo la Lega Nord nello specifico noi riteniamo che sia stata il partito che più ha danneggiato la causa indipendentista tradendo nei fatti il popolo piemontese.

Questo perché nei suoi 25 anni l’unica cosa concreta che ha fatto è stata abbandonare ufficialmente la line indipendentista con la quale aveva originariamente illuso la nostra gente per diventare un partito nazionalista italiano a tutti gli effetti.

Riguardo alla nostra indicazione di voto invitiamo i nostri iscritti e simpatizzanti a scrivere Piemonte Stato sulla scheda elettorale annullandola perché tutti coloro che concorrono a queste elezioni considerano un dogma l’unità d’Italia che noi invece riteniamo sia la causa dei mali che affliggono questa città.

-Spegnerete i microfoni nel corso di questo periodo elettorale?

Sì per quanto riguarda Torino durante la tornata elettorale, ma riprenderemo in autunno con nuove iniziative e presidi.

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Articolo pubblicato il 20/05/2016