Dopo sei mesi di chiusura, riapre il Museo Pietro Micca

Il Museo Pietro Micca e dell'Assedio di Torino, in via Guicciardini 7, è stato riaperto nella mattina del 2 maggio 2014. Era chiuso dal novembre 2013, per via di alcune infiltrazioni d'acqua che rischiavano di compromettere le gallerie

I 9 chilometri di gallerie che si snodano sotto il Museo Pietro Micca di Torino sono nuovamente accessibili. Ed era ora: il museo che porta il nome dell’eroe che salvò Torino era chiuso dal 13 novembre scorso, e per sei mesi era rimasto inaccessibile ai visitatori per delle infiltrazioni d’aqua che provenivano dalle cucine del circolo ufficiali.

Un bel guaio: nelle gallerie si erano depositati alcuni centimetri d’acqua, tanto da renderle impraticabili. Quindi, il museo è rimasto chiuso per riparare il guasto nelle tubazioni ed impedire che le gallerie finissero compromesse. Ma le cose si sono protratte per le lunghe: oltre alle perdite, è stato necessario realizzare dei bagni e in ultimo, quando ormai sembrava prossima la riapertura del museo, la burocrazia ci ha messo lo zampino ancora una volta, chiedendo di installare un paio di linee telefoniche.

Così, l’inaugurazione è slittata al 2 maggio: i visitatori sono stati accolti dai figuranti del gruppo storico Pietro Micca, che hanno così voluto sottolineare l’importanza della riapertura di un museo che è unico nel suo genere, e che è un simbolo della stessa Torino; in una delle sue gallerie, nella Mezzaluna del Soccorso, morì il soldato minatore di Sagliano, che diede la sua vita per impedire l’accesso al vasto sistema di cunicoli sotto la Cittadella ai soldati francesi, entrati fortunosamente in uno dei tunnel appena una settimana prima che l’arrivo del principe Eugenio con le truppe imperiali potesse rovesciare le sorti di un assedio che i torinesi avevano saputo combattere tenacemente, permettendo così la splendida vittoria del 7 settembre 1706. La retorica ottocentesca ha poi esaltato il mito di Pietro Micca, alla ricerca anche di un eroe che incarnasse la piemontesità e l’identità del Regno di Sardegna che si accingeva a diventare Regno d’Italia: è però certo che Torino deve molto a quel sacrificio, svoltosi nel buio di una anonima galleria sotterranea: forse, i piemontesi avrebbero comunque potuto cacciare i francesi dai cunicoli: ma Pietro Micca, con la sua morte, ha evitato che la sicurezza della Cittadella venisse meno. Ecco perché si celebra la sua figura, ed ecco perché Torino deve molto a questo umile soldato di quel primo scorcio di Settecento.

Il Museo Pietro Micca sarà dunque visitabile con i soliti orari: dalle 10 fino alle 18, con biglietto a 3 euro, con riduzione a 2 euro per i minori di 18 anni e gli over 65. Il museo resterà chiuso il lunedì.

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Articolo pubblicato il 02/05/2014