Monete alternative: l'esempio italiano

«Il Sardex, la moneta virtuale nata in Sardegna, sarà il volto italiano agli EBA2013»

Le crisi economiche si possono presentare in forme estremamente mutevoli. Crisi produttiva, crisi dei consumi, crisi finanziaria, sono solo tre degli aspetti che in questo momento interessano l'economia globale. Le ricette dei governanti sono varie, alcune limitate ad ambiti specifici altre di carattere onnicomprensivo.

 

Riforma del lavoro, incentivi alle imprese e ai consumi, riforme degli apparati statali, lotta all'evasione e inasprimento o, raramente, alleggerimento della pressione fiscale. Ma le risposte dei governi, finora, non hanno sortito effetti positivi, e quando le risposte mancano, o sono insufficienti, capita siano gli stessi cittadini a elaborare soluzioni.

 

Accade quando i lavoratori di una impresa in fallimento decidono di acquistarne le quote di capitale trasformandola in una sorta di coperativa e compartecipando agli utili. Ma accade anche quando le filiere commerciali e produttive innovano i propri meccanismi bypassando i fallimenti del sistema.

 

Nascono così le monete alternative.

 

Si tratta di diversi tipi di 'moneta' o titoli di credito utilizzate per lo scambio di beni e attività all'interno di un circuito al di fuori dei circuiti monetari ufficiali. E' il caso del Sardex, la moneta alternativa nata in Sardegna e candidata a rappresentare l'Italia agli European Business Award 2013 insieme ad aziende di chiara fama come BNL, Wind o Enel.

 

Il Sardex è un meccanismo virtuoso che permette ai produttori e ai consumatori di acquistare e vendere prodotti ricorrendo ad una moneta non soggetta a tassi di interesse e utilizzabile esclusivamente nel circuito. Più che di una vera e propria moneta si tratta di un credito commerciale.

 

Non essendo infatti soggetto ad alcun tasso di interesse, la funzione del Sardex si esaurisce nello scambio e non da adito all'accumulazione di capitali. In questo modo le aziende partecipanti sono spinte a tenere in moto il mercato, ma in che modo?

 

Se, ipoteticamente, fossimo un'azienda di produzione casearia e volessimo migliorare il nostro impatto sul mercato con una nuova campagna pubblicitaria, useremmo i nostri Sardex per acquistare i servizi di una società di marketing. Questa, a sua volta, utilizzerà i Sardex ricevuti per acquistare materiali, servizi e spazi pubblicitari. La monetà così avrà modo di circolare, mantenendo il valore iniziale e stabilizzando le oscillazioni finanziarie.

 

Finora il circuito è riservato alle imprese, produttori e commercianti, ma è previsto in tempi brevi l'accesso ai privati. In questo modo il Sardex aprirà il proprio circuito ad un mercato vero e proprio che va dal produttore al consumatore, dove i prezzi sono stabiliti prevalentemente dal circuito stesso e il valore dei nostri fondi non varia al variare delle oscillazioni finanziarie.

 

Sono queste le caratteristiche che hanno portato la giuria degli EBA a candidare il Sardex fra le 526 imprese nominate come «National Champions». Cento di queste imprese riceveranno il premio «Ruban d'Honeur», destinato alle imprese che che dimostrano al meglio i principi di innovazione, eccellenza nel business e sostenibilità.

 

«Per una piccola start up come la nostra» dichiara Roberto Spano, amministratore delegato di Sardex « è un onore essere riconosciuti come esempio di impegno sociale, sostenibilità ed innovazione a livello Europeo. Un particolare ringraziamento va certamente alle aziende iscritte al Circuito attraverso il quale la Sardegna sta dando dimostrazione di come sia possibile fare impresa in un'ottica di collaborazione e coesione permettendo ad ogni soggetto economico, dal più piccolo al più grande, di contribuire al benessere dell'intera comunità».

 

Marcello Fadda

 

 

 

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Articolo pubblicato il 18/07/2013