Presentato il nuovo libro della saga del Cardo
La copertina

Terzo libro di Massimo Tallone della saga dal titolo "Il Cardo e la cura del sole"

Martedì 27 novembre alla Libreria Feltrinelli di Piazza CLN a Torino è avvenuta la presentazione del nuovo libro di Massimo Tallone: "Il Cardo e la cura del sole".
 
Inizialmente, Massimo Tallone doveva andare a presentare il suo libro in una biblioteca di Sestri Levante, ma gli è stato impedito, in quanto la responsabile della biblioteca di Sestri ha scritto all'editore dicendo che "è scandalizzata da questo libro e dal fatto che sia stata pubblicata una porcheria del genere", e che secondo lei "sarebbe disonorevole, per la biblioteca di Sestri, presentarlo".
 
E' evidente quanto certa gente si riempie la bocca di parole come "democrazia" e "libertà di espressione", ma poi censura un autore fuori dagli schemi ed anticonvenzionale come Massimo Tallone, a cui piace raccontare sempre storie in maniera diversa, mescolando eventualmente anche generi diversi.
 
La notizia ha suscitato indignazione e sbigottimento fra i presenti in sala, che si sono chiesti come fosse possibile che, alle soglie del 2013, una bibliotecaria censurasse un libro perché considerato troppo sboccato e fuori dalla norma, un po' come quando la chiesa decideva quali libri far leggere ai propri fedeli.
 
Chiusa quella che Tallone considera "una parentesi che fa morire dal ridere", si è entrati nel vivo della presentazione del libro "Il Cardo e la cura del sole". Qui, oltre a parlare delle produzioni letterarie passate di Tallone, ci si è fermati a parlare soprattutto del suo ultimo romanzo e del suo protagonista, il Cardo. 
 
Lo stesso Massimo Tallone, autore del libro, dice che in realtà "Il Cardo era nato in un primo romanzo e avrebbe dovuto esaurirsi lì. Poi dopo varie pressioni fra l'editore, i lettori e le mail, il numero degli affezionati di questo essere primitivo e rozzo che è il Cardo cresceva sempre più. Tutto ciò mi ha spinto a fare, dopo "L'enigma del pollice" e "La manutenzione della morte", un altro libro sul Cardo". 
 
Tutto il libro gira attorno alla bocciofila in cui il Cardo passa le sue giornate a ubriacarsi di Barbera fra prostitute, barboni, papponi e perdigiorno. In questo libro, inoltre, l'autore si sofferma oltre che sul Cardo anche su tutta quella serie di figuri poco raccomandabili che animano questa bocciofila.
 
Il "sovrano" della bocciofila è il barista, soprannominato Piattola, che è un po' il saggio che indica una sorta di morale (se mai ve n'è) in quello che, come dice Tallone, "è un micro-stato anarcoide che si regge soltanto grazie alla solidarietà fra questi disgraziati".
 
Il romanzo però entra realmente nel vivo solo quando al Cardo gli diagnosticano una grave forma di dermatite seborroica, e si ritrova costretto suo malgrado ad andare al mare a prendere un po' di sole. Non tanto per ragioni estetiche, ma perché con questa dermatite seborroica, Angela, la sua prostituta, si nega. Da quando decide di partire per il mare, accadranno al Cardo una serie di avventure che porteranno il lettore attraverso luoghi e avvenimenti a dir poco inaspettati e spassosi.
 
Questo libro però è differente rispetto agli altri che vedono come protagonista il Cardo, in quanto se nei due romanzi procedenti comicità e drammaticità si equiparavano, intrecciandosi a vicenda, ne "Il Cardo e la cura del sole", l'elemento comico è nettamente maggiore rispetto a quello drammatico, tant'è che l'autore arriva ad ipotizzare una presenza per il 90% di componente comica e per il 10% di componente drammatica all'interno del romanzo.
   
C'è chi dice però che nel suo ultimo romanzo non sono presenti soltanto le componenti comica, umoristica e drammatica, bensì anche quella del giallo, che copre almeno un 20% del filone narrativo e che non ti lascia schiodare dal libro.
 
Insomma, anche se alcuni moralisti vorrebbero censurarlo, pare che l'ultimo libro della saga del Cardo, ormai arrivata al suo terzo libro, piaccia sempre più ai lettori di Massimo Tallone. Ed è consigliabile anche a chi vuole passare semplicemente qualche ora a divertirsi e a ridere in compagnia di un personaggio così buffo, immorale e pasticcione come il Cardo.

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Articolo pubblicato il 03/12/2012