Torino - Nube tossica nella zona di Corso Marche

I residenti denunciano una situazione insostenibile da oltre un mese

Non si è ancora definita precisamente la causa, ma l’effetto è a dir poco allarmante.

Da oltre un mese, i residenti della zona corso Marche, corso Francia e gli isolati limitrofi, ogni sera vengono circondati e invasi da un odore di bruciato, un fumo acre che provoca nausea e lacrimazione agli occhi e non permette di addormentarsi, se prima non si sono chiuse ermeticamente porte e finestre. E spesso non basta nemmeno.

Il momento in cui questa nube si concentra maggiormente è tra le 22 e la mezzanotte, puntuale, tutti i giorni.

Il signor Vincenzo C. (cognome Capelli), 71 anni, vive in un appartamento al 4° piano di corso Francia 339, di fronte al più noto “palazzo degli oblò” e insieme con altri vicini e abitanti della zona, ha deciso di non continuare a sopportare passivamente questa situazione e di portarla all’attenzione pubblica e delle istituzioni politiche e amministrative.

Appena mi corico nel letto – rivela Vincenzo - subito dopo le 22 comincio ad avvertire un forte odore di bruciato, allora mi precipito per controllare di aver chiuso bene le finestre delle camere e le serrande, ma il fumo invisibile ha già riempito la casa. Nausea, vertigini, occhi rossi e lacrimanti, sono gli effetti tangibili di questa nube. Non se ne può più. Inoltre non piove da quasi due mesi, quindi l’aria è satura di sostanze irritanti e dannose per la salute. Si deve proprio arrivare a un caso di intossicazione o peggio di decesso prima di indagare la causa di tutto ciò?”.

Tra le ipotesi più probabili, a detta degli stessi abitanti, ci sono: i fuochi accesi dai rom nei campi non distanti dalla zona. Oppure gli incendi alle auto da parte di un piromane non ancora identificato che ogni notte da un po’ di tempo semina il panico proprio nell’area corso Francia/corso Marche. C’è chi prova a chiamare in causa l’azienda Alenia, ubicata proprio in quel quadrilatero, ma senza prove al riguardo.

La maggioranza però sembra aver identificato la causa nell’attività del Cidiu di Collegno, l’azienda che opera nel settore dei servizi ambientali, dalla raccolta dei rifiuti al loro trattamento, smaltimento e riciclo, fino al recupero di energia.

In effetti la sede è a Collegno, ma la discarica principale è quella di Pianezza, poi ci sono le ex discariche di Bruere (Alpignano) e di Cascina Gaj proprio a Collegno.

Infatti chiedendo a campione ai residenti delle aree periferiche, da Collegno a Rivoli, da Pianezza a Savonera, da Alpignano a Grugliasco, fino addirittura a Beinasco, ci sono persone che lamentano gli stessi problemi, soprattutto se vivono nei piani alti.

Vedremo se le autorità competenti e gli amministratori locali sapranno risolvere la questione in tempi brevi.

Claudio Zitoli

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Articolo pubblicato il 13/12/2015