Stamina, Balduzzi:"Monti non ha spianato la strada"

L'ex ministro della Sanità rivendica le scelte fatte con il governo Monti

La vicenda Stamina è ormai nota. La fondazione del filosofo Davide Vannoni - di recente rinviato a giudizio dal tribunale di Torino per tentata truffa – che promette cure miracolose a base di cellule staminali è stata al centro delle cronache per mesi. La trasmissione mediaset Le Iene ha acceso le luci. I giornali hanno seguito a ruota. Quando anche l'opinione pubblica ha cominciato ad interessarsi al caso, la politica non ha potuto che intervenire.

In primo piano, ovviamente, il Ministero della Sanità, che all'epoca era retto da Renato Balduzzi, tecnico montiano, ora politico, sempre montiano, vicepresidente vicario di Scelta Civica per l'Italia.

Lo abbiamo incontrato in occasione di un incontro politico a Torino e gli abbiamo posto alcune domande veloci.

Onorevole, qualche domanda sul caso Stamina. Il Governo Monti ha dato il via libera al metodo?

Assolutamente no. Ma siamo matti! Ci sono state trasmissioni televisive, che oltretutto mirano più a creare consenso che a fare informazione, che hanno propagandato una tesi falsa.

Sempre colpa dell'informazione?

Nel nostro paese l'informazione è spesso per sentito dire, e purtroppo ci sono strasmissioni arraffazzonate che lucrano sulle speranze delle persone. Dicono che il Governo Monti avrebbe dato il via libera a Stamina.

Non è stato così?

Noi abbiamo semplicemente preso atto delle sentenze della magistratura che indicavano, in alcuni casi, di proseguire con la terapia e ci siamo limitati a proseguire in questo senso. Poi il Senato ha modificato la norma.

Per quale motivo?

C'era qualcuno pro stamina a priori o per sentito dire. Qualcuno diceva:"Se non fa male..". Ma io credo sia un argomento serio e rilevante, anche perchè ha imposto all'attenzione dell'opinione pubblica una serie di discussioni bioetiche molto importanti.

Per esempio?

Per esempio la classificazione delle terapie staminali come farmaco oppure come trapianto. E' una differenza fondamentale, perchè le due cose comportano una serie di controlli e procedure molto diversi.

Quindi il decreto monti originario, quello non modificato dal Senato, si limitava a prendere atto delle sentenze della magistratura per riordinare, senza risolvere, la situazione?

Il Governo Monti ha cercato di evitare che l'Italia si facesse del male da sola. Non abbiamo assolutamente spianato la strada al metodo Stamina. Abbiamo agito nell'interesse dei pazienti tenendo la barra dritta ma senza eccedere nella freddezza. E' importante che la politica e la magistratura seguano il loro corso, così com'è importante cercare di trovare sempre accordo tra le esigenze della scienza e le esigenze della coscienza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 26/02/2014