Scelta Civica:“Chiamparino, noi ci siamo“
Il saluto del nostro Direttore a Stefania Giannini

La formazione di Mario Monti illustra le proprie idee e appoggia la candidatura dell'ex sindaco a governatore piemontese

Sabato, 8 febbraio, presso la sala conferenze della GAM, a Torino, Scelta Civica per l'Italia ha raccontato le proprie "idee e proposte per il rilancio del Piemonte e del Paese".

Presente lo stato maggiore piemontese e i principali vertici nazionali. In prima fila Stefania Giannini, senatrice toscana, linguista, ex rettore dell'università per stranieri di Perugia, dal novembre 2013 coordinatrice e segretario politico nazionale di Scelta Civica. Arriviamo con qualche minuto d'anticipo e la senatrice è già a lavoro per le consuete strette di mano e saluti ufficiosi a favore di fotografo. Il sindaco Fassino è già presente, giusto il tempo di farsi largo tra i presenti e saluta calorosamente il segretario in un angolo tranquillo della caffetteria. Dopo pochi minuti si congedano, ne approfittiamo per raccogliere una dichiarazione veloce dal sindaco.

 

Sindaco Fassino, Scelta Civica non fa parte della maggioranza in Consiglio. Perchè lei è qui?

 

"Scelta Civica ha sempre detto con nettezza di considerarsi una forza di centrosinistra e in queste settimane la scelta dei Popolari per l'Italia (gli scissionisti fuoriusciti da Scelta Civica, ndr) ha avvicinato l'area laica di questo movimento alla sinistra."

 

Salutiamo il sindaco e ci spostiamo nella sala conferenze dove il pubblico, già accomodato, attende che i relatori salgano aul palco. I segnaposto sulla tavola, che occupa insieme ad una pedana da comizio l'intero palco, informano che saranno presenti gli onorevoli Giovanni Monchero, responsabile sanità, e Mariano Rabino, enti locali; l'ex ministro Renato Balduzzi, ora vicepresidente vicario di SC; Paolo Vitelli, tesoriere del gruppo parlamentare alla camera, e Enrico Boglione, presidente regionale del partito, in veste di moderatore.

 

Presenti tutti i relatori, l'incontro ha inizio con i consueti saluti ufficiali. Piero Fassino sale al podio e parla subito di legge elettorale:"passaggio politico che potrà ridisegnare il sistema politico del paese". Se la prende con i cinque stelle:"retorica demagogica e populistica antieuropea", e apre ad un alleanza politica con tutte le forze che:"supportano e coltivano i valori europeisti". Quando il sindaco si avvia alla conclusione del suo breve discorso, si ha l'arrivo in sala di Sergio Chiamparino, accompagnato da un forte applauso.

 

Boglione, moderatore, introduce la discussione parlando di Torino:"città fortemente laica con una cultura operaia e liberale", di rigore come:"una medicina amara" e di speranze: "speriamo che da questa discussione emergano gli elementi che ci permettano di sognare anco

 

ra".

Tocca quindi ad Antonino Saitta, presidente della provincia di Torino, che lamenta l'attuale condizione delle province:"finora usate per fare cassa

e non come laboratorio di proposte". Un inciso di Paolo Vitelli sull'IRAP: "da abbassare" e la parola passa a Renato Balduzzi che scalda la platea con una domanda: "Ma se non ci fosse Scelta Civica, la dovremmo inventare?". La risposta è, ovviamente, per la platea e per lo stesso Balduzzi:"Si" e spiega il perché:"abbiamo bisogno di una forza politica importante sul piano europeo".

 

L'Unione Europea è infatti uno dei temi importanti della mattina, se non il più importante. Sempre Balduzzi:"dobbiamo parlare di Italia partendo dall'Europa", seguito da Rabino:"l'Europa è innanzitutto nei Comuni" e spiega: "la gestione virtuosa dei bilanci e il mantenimento di servizi di qualità, questa è europa". Per finire, Gianluca Susta, presidente dei senatori di SC, dice che "fuori dall'Europa c'è solo la regressione. L'Europa è la nostra necessità. Il rifiuto della cessione di sovranità da parte degli stati membri è un problema".

 

Si parla anche di sanità, Monchiero:"la sanità italiana è tra le migliori al mondo, ma la percezione che se ne ha nella società purtroppo non è positiva", costi eccessivi: "il 70% dei costi è legato al fattore umano e le resistenze delle organizzazioni sindacali non hanno permesso l'introduzione di una logica meritocratica e di una maggiore flessibilità del lavoro".

 

Per quanto riguarda gli enti locali, il responsabile Rabino ricorda che:"presto si andrà a votare in oltre novecento comuni piemontesi" e rivendica per SC:"la leadership del civismo". I comuni italiani non si presentano in buone condizioni. Due le priorità:"Messa in sicurezza degli edifici scolastici e riassetto idrogeologico in un'ottica di prevenzione". Spiega come:"si deve rivedere il Patto di Stabilità. E' giusto non sforare il 3% con la spesa pubblica, ma deve essere possibile farlo con investimenti produttivi che possano creare ricchezza".

 

Gli attacchi alle altre forze politiche sono limitati al Movimento cinque stelle:"abbiamo tollerato troppo! "(Balduzzi), e ai Presidenti del Consiglio passati (Monti escluso, ovviamente), "Per vent'anni abbiamo avuto un sistema politico simile ad un suq arabo" dice Monchiero, e prosegue:"in uno stato dove non si rispettano le regole è impossibile avere un'economia liberale".

 

I presenti seguono con attenzione lo svolgimento del dibattito, ma è quando la parola passa a Chiamparino che sulla platea scende un silenzio interessato. L'ex sindaco, candidato alla presidenza della regione, strappa una risata e un applauso con un:"chi non muore si rivede" rivolto ai presenti e, in senso più ampio, alla stessa Scelta Civica. Comincia parlando del Piemonte che:"ha perso credibilità e decoro" e "non può più far fronte alle sfide che si presentano". "Sono qui" prosegue " per avviare un dialogo in vista di una coalizione. In questa sala ci sono molti amici, questo in politica conta". La coalizione è quella che dovrebbe accompagnarlo alle prossime elezioni regionali, la cui data è ancora incerta ma, chiarisce l'ex sindaco:" ho voluto comunque dare un segnale". Primarie:"Devono essere vere. C'è il rischio" aggiunge " che possano essere un mezzo per valutare il proprio peso all'interno del partito". Poi torna a parlare della coalizione e delle caratteristiche che dovrebbe avere:"Si tratta di una coalizione che deve guardare, più che alle sigle, alle aree sociali. Una coalizione che abbia due punti di riferimento: La crescita economica e la crescita sociale."

 

Concluso l'intervento di Chiamparino, è stata la volta del segretario Giannini che ha subito risposto al candidato governatore con:"Noi ci siamo". Ha poi illustrato le proposte di SC per un rilancio dell'Italia che:"dovrebbe partire dalle infrastrutture" le quali "sono un tema fondamentale". La formazione:"è un argomento che mi è molto caro. Gli atenei d'eccellenza devono tornare ad essere il motore trainante della crescita economica". Il Governo:"deve svegliarsi da un immobilismo che non è più sostenibile". La cassaintegrazione:"rischia di diventare un'elemosina di stato che toglie dignità alla persona". Giannini parla anche di evasione fiscale che:"comunque ingiustificabile, può essere stato uno strumento di sopravvivenza", e di corruzione " in europa si stimano 120 miliardi di evasione fiscale, solo l'Italia 'contribuisce' per 60 miliardi". L'intervento si avvia alla conclusione e il segretario ringrazia Mario Monti:" ha consentito a tutti di poter ancora andare al bancomat a prelevare i propri risparmi".

"Ci vuole coraggio per diventare una proposta credibile" conclude il segretario.

 

L'incontro termina dopo poco più di due ore e mezzo, con la promessa di rivedersi in una prossima occasione e la speranza, sottolineata da molti, che l'Italia:“Possa diventare un paese migliore, più competitivo e più libero“.

 

 

MARCELLO FADDA

 

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 10/02/2014