Papa Francesco: in un libro le sue origini piemontesi
La copertina

Origine astigiana ma non si deve nemmeno dimenticare che è figlio di un torinese

“Lo definiscono il Papa piemontese, con ragione, si insiste sull’origine astigiana ma non si deve nemmeno dimenticare che è figlio di un torinese! A Torino vi sono suoi parenti anche stretti, anche se non portano più il cognome Bergoglio”.

 

A parlare così dei parenti italiani di Sua Santità Papa Francesco è Giancarlo Libert, giornalista pubblicista nato a Torino nel 1963 che da trent’anni studia la storia dell’emigrazione piemontese ed è autore di tre ponderosi volumi sull’argomento.

 

Proprio nella prima edizione del suo libro “Astigiani nella Pampa” del dicembre 2005, Libert si era già occupato del cardinale Jorge Mario Bergoglio primate d’Argentina, come discendente di una famiglia di emigranti piemontesi originari della provincia di Asti.

 

Esaminiamo, sulla scorta del libri di Libert, l’ascendenza di Sua Santità Papa Francesco.

 

Jorge Mario Bergoglio è nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936 da famiglia di origini piemontesi.

Il nonno, Giovanni Angelo, era nato a Bricco Marmorè di Portacomaro Stazione (frazione di Asti) nel 1884, dove nel 1862 la sua famiglia aveva acquistato, tramite permuta con la ditta Debenedetti, una casa con venti ettari di terreno tra campi e vigneti; successivamente i Bergoglio vi costruirono le case circostanti.

 

Nel 1906 Giovanni Angelo si era trasferito a Torino dove esercitava l’attività di liquorista. Qui conobbe e sposò l’anno successivo la coetanea Rosa Margherita Vassallo, nativa di Piana Crixia un paese della provincia di Savona in diocesi di Acqui Terme.

 

Dal loro matrimonio, il 2 aprile 1908, nella casa di via Santa Teresa 12, nacque Mario Giuseppe Francesco. La famiglia, dopo la Prima Guerra Mondiale rientrò ad Asti e Mario qui studiò da ragioniere. Per raggiungere i parenti già emigrati in Argentina in precedenza anche la famiglia di Giovanni Angelo nel febbraio 1929 si imbarcò per la nazione sudamericana sbarcando a Buenos Aires dalla nave Giulio Cesare il 15 febbraio 1929.

 

In Argentina Mario, durante la messa presso la chiesa salesiana di Sant’Antonio, conobbe Regina Maria Sivori, la cui famiglia era originaria di Lavagna, in provincia di Genova. Dal loro matrimonio nacquero cinque figli di cui Jorge Mario è il primogenito.

 

Il Papa ha appreso dai nonni l’amore per le proprie origini: quando era prete, poi vescovo e cardinale si è recato varie volte in Piemonte, a Torino, a Tigliole e ad Asti dove vivono i parenti per parlare con loro in piemontese, lingua che ha imparato dai nonni. Ama le poesie di Nino Costa e recita a memoria “Rassa Nostran-a” che parla dell’emigrante e cita l’Argentina.

 

La ristampa del libro “Astigiani nella Pampa” è stata presentata giovedì 25 aprile 2013, nel castello di Castell’Alfero. All’incontro hanno partecipato anche le famiglie Bergoglio di Portacomaro Stazione e Vassallo di Piana Crixia, parenti di Papa Francesco.

 

Questo libro presenta molteplici motivi di interesse, oltre l’ascendenza di Papa Francesco.

 

È suddiviso in due parti: la prima inquadra il fenomeno migratorio italiano e l’avvio dei rapporti diplomatici tra la Confederazione Argentina e il Regno di Sardegna, la seconda è dedicata alla Provincia di Asti, partendo dall’emigrazione medievale in Europa sino a giungere alle relazioni degli intendenti provinciali (antenati degli attuali prefetti) riguardanti l’emigrazione provinciale tra il Settecento e l’Ottocento.?

 

 Sono numerose le biografie di emigrati astigiani in Argentina, senza dimenticare l’opera dei missionari salesiani e lo sviluppo della vitivinicoltura argentina nelle province di Mendoza e San Juan, grazie al contributo degli emigranti astigiani.?

Il libro “Astigiani nella Pampa. L’emigrazione dal Piemonte, dal Monferrato e dalla provincia di Asti in Argentina”, pubblicato dalla Aquattro Edizioni di Chivasso, conta 336 pagine ed è arricchito da oltre un centinaio di fotografie d’epoca in b/n e a colori, molte delle quali dei primi anni del Novecento.

 

Si può acquistare online sul sito www.astilibri.it e presso le edicole della provincia di Asti (in collaborazione con Gazzetta d’Asti) e nelle librerie specializzate del Piemonte.

 

Prezzo di copertina: euro 24,00.

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Articolo pubblicato il 11/05/2013