Torino - “Natura e storia del MONVISO”

Per la rassegna “Leggere le montagne”

Martedì 21 novembre alle ore 18.30, per la rassegna “Leggere le montagne”, verranno presentati due libri di Fusta Editore: la prima assoluta di un grandissimo alpinista, scrittore e giornalista, Enrico Camanni, che ha scritto il libro di fresca pubblicazione “Terre del Viso”, in cui i racconti delle “Terre” sono accompagnati dalle spettacolari fotografie di Fulvio Beltrando e a seguire la presentazione del volume “Buco di Viso” di Sergio Beccio, un altro grande omaggio al Monviso, che racconta la storia della prima galleria delle Alpi. 

 

L’incontro, denominato “Natura e storia del MONVISO”, è a cura della Biblioteca Nazionale del Club Alpino Italiano (CAI) in collaborazione con il Museo Nazionale della Montagna di Torino, e si terrà presso la Sala degli Stemmi (Salita al CAI Torino 12 – con ingresso dal Cortile olimpico). In presenza, ci sarà anche l’editore Paolo Fusta. 

 

Les montanhas partejon les aigas e jonhon lhi omes” Il nostro è un territorio rurale ed alpino che ha alle spalle una grande storia da riscoprire e valorizzare ed è altresì consapevole di dover disegnare il proprio futuro. Un territorio che ha radici profonde nel Marchesato di Saluzzo che per 500 anni ha dialogato con l’Italia e l’Europa attraverso la diplomazia, i commerci e le arti. Da secoli queste sono le terre di mezzo tra la Francia ed i Savoia, le Fiandre e la Toscana, i Pirenei e le “valadas” occitane, le terre dello Chevalier Errant, letto in ogni corte d’Europa, della Griselda di Boccaccio e Petrarca, dei trovatori itineranti. Terra, comunità diffusa, il cui fulcro è il Monviso: un totem, una montagna simbolo che, appunto, unisce invece che dividere e che sempre ci ispira, partendo proprio da un rinnovato patto tra valli alpine e aree pedemontane. 

 

Dobbiamo recuperare la storia dei territori e rammendare l'evoluzione socio-economica col presente, immaginando un futuro che tenga insieme l'attuale qualità di vita con la necessità di uno sviluppo ulteriore, ma sostenibile e compatibile. Oggi più che mai, dopo la pandemia e con la guerra alle porte dell'Europa, dobbiamo sforzarci di guardare con fiducia al futuro, raccogliendo la sfida di un mondo in continuo cambiamento. Se è vero che si progredisce solo se si agisce insieme, è giunto il tempo per un grande dibattito pubblico e aperto, un onesto confronto di idee per ripensare le splendide terre illustrate e raccontate in questi libri che possono contribuire ad accendere i riflettori sulle aree interne del Paese” (Mauro Calderoni - Sindaco di Saluzzo e Fondatore di Terres Monviso).

 

TERRE DEL VISO”: LIBRO FOTOGRAFICO E NARRATIVO DI ENRICO CAMANNI E FULVIO BELTRANDO 

Pubblicato da Fusta Editore, il libro offre un viaggio tra alture, alpeggi e vallate grazie ai racconti del grande alpinista e giornalista Enrico Camanni e alle spettacolari fotografie di Fulvio Beltrando.

 

Si chiamano Terre del Monviso o più semplicemente “Terres”, come recita il progetto transfrontaliero che le ha riportate al centro. Terre del Viso, direbbe la gente delle valli. Con la sua mole di piramide lanciata nel cielo come una sentinella, il Viso guarda le sue terre come un faro, amico e protettore di una comunità. Per non perdersi mai.

 

Le Terres hanno meritato il riconoscimento UNESCO di Riserva della Biosfera. Terre discrete ma di straordinaria bellezza e unicità; dal Viso “montagna sacra” nasce il Po, il fiume d’Italia.

 

L’obiettivo di Fulvio Beltrando, capace di dominare luci e ombre della natura trasformandole in opere d’arte, accompagnato dal racconto di uno dei maggiori esperti del territorio alpino, Enrico Camanni, affondano lo sguardo – o, meglio, il sentimento – nell’anima degli abitanti di questi luoghi in cui resistono e sono motivo di orgoglio le tradizioni occitane. L’unico modo per capirle e amarle è conoscerle di persona, lasciarsi guidare su per strade e sentieri, come in queste pagine: dal Parco naturale del Monviso alla Valle Stura, Maira, Grana, Varaita, Po, Bronda e Infernotto fino alle piane di Saluzzo, sconfinando in Francia nelle valli del Queyras. Vivrete un magico viaggio nel tempo e nello spazio, tra emozioni e riflessioni, sempre pronti a rialzare lo sguardo per non perdere di vista il Monviso. 

 

BUCO DI VISO”: LIBRO DI SERGIO BECCIO

 

L’autore ha collaborato con due studiosi alla realizzazione del suo volume: il prof. Antonio Gilli, che ha introdotto il volume con le sue memorie, e il dott. Giorgio di Francesco con cui l’autore ripercorre il filo della storia di un’antica opera che rappresentò, oltre cinque secoli fa, un capolavoro dell’ingegneria del tempo: il Buco di Viso, la prima galleria delle Alpi.

Il traforo, voluto dal Marchese di Saluzzo Ludovico II per facilitare i commerci con la Francia evitando il passaggio sull’ostico Colle delle Traversette, fa parte del massiccio del Monviso ed è ancora oggi attraversabile nell’ambito di un vero e proprio santuario della natura. Il curatore descrive gli itinerari escursionistici che partendo dalle valli Po, Pellice e Varaita permettono di raggiungere il traforo inserito, tra l’altro, nel percorso del Gran Tour del Monviso.

Un ricco apparato fotografico sia storico, con cartoline d’epoca e disegni, sia attuale con panorami mozzafiato, completano l’opera.

 

AUTORI TERRE DEL VISO

 

Enrico Camanni 

Nato a Torino nel 1957, ha conseguito il diploma di maturità scientifica al liceo Gobetti in clima post-sessantottino e ha frequentato il corso di indirizzo storico alla facoltà di Scienze Politiche.

Alpinista molto attivo sulle Alpi, dove ha aperto una decina di vie nuove e ripetuto circa cinquecento itinerari di roccia e ghiaccio, è stato membro del Gruppo Alta Montagna, istruttore della Scuola nazionale di Alpinismo Giusto Gervasutti e direttore della Scuola nazionale di Scialpinismo della Sucai Torino. Attraverso la passione per l’alpinismo, è approdato al giornalismo di montagna, alternando lo studio con il lavoro di redazione. 

È stato redattore capo della “Rivista della Montagna” dal 1977 al 1984. Nel 1985 ha fondato il mensile “Alp”, che ha diretto per tredici anni. Dal 1999 al 2008 ha diretto la rivista internazionale di cultura alpina “L'Alpe” (edizione italiana), nata da un accordo di cooperazione con il Musée Dauphinois di Grenoble. Dal 1999 collabora con il quotidiano “La Stampa”, nelle pagine culturali e in cronaca. Dal 2008 al 2011 ha diretto il mensile “Piemonte Parchi” della Regione Piemonte. Ha scritto circa mille articoli, commenti, saggi, introduzioni sulla storia dell’alpinismo, l’ambiente e le tematiche alpine, collaborando con numerosi giornali quotidiani e periodici tra cui “Airone”, “Il Sole 24 ore”, “La Stampa”, “L’Unit à”, “Meridiani”, “Specchio”, “L’Indice”,"Giornale dell'Architettura".

In trent’anni di attività pubblicistica e di ricerca, ha gradualmente allargato i suoi studi dall’alpinismo alla storia delle Alpi e alle problematiche dell’ambiente alpino, in particolare dal punto di vista umano, unendo più discipline e una vasta gamma di competenze. Si è contemporaneamente dedicato alla narrativa, pubblicando cinque romanzi ambientati in diversi periodi storici. Ha diretto e curato l’edizione italiana del Grande Dizionario Enciclopedico delle Alpi (2007). Ha affrontato il problema della museografia alpina contemporanea, curando la progettazione scientifica del Museo della Montagna di Torino, del Museo delle Alpi al Forte di Bard (Opera Carlo Alberto) e delle Alpi dei Ragazzi al Forte di Bard (Opera Vittorio). Ha collaborato alla progettazione e alla realizzazione dell’esposizione permanente “Montagna in movimento” al Forte di Vinadio (Valle Stura). 

È stato progettista e direttore culturale di “Alpi 365 Expo”, il rinnovato salone della montagna di Torino (2007). Dal 2009 è vicepresidente dell’associazione “Dislivelli, ricerca e comunicazione sulla montagna”. 
fonte: www.enricocamanni.it

 

Fulvio Beltrando

Fortemente legato al territorio in cui vive, la valle Po. La passione per la natura e la montagna lo hanno indirizzato verso la fotografia di paesaggio e naturalistica.

Luce e Ombra sono i due concetti opposti e sostanziali su cui ha basato il suo processo fotografico. Con le sue fotografie racconta per immagini della bellezza del territorio e dello stretto rapporto dell’uomo con l’ambiente naturale.

Sue fotografie fanno parte della collezione permanente del Museo Naturalistico del fiume Po-Parco del Monviso a Revello (Cn), sono state pubblicate in importanti riviste di settore, tra le quali, Oasis, Meridiani Montagne, Wild Focus, Alpi Doc e Camminare, su diverse guide, su quotidiani e sono state utilizzate per materiali promozionali. 

Ha partecipato a diverse mostre.

 

AUTORI BUCO DI VISO

 

Sergio Beccio, l’autore del libro

Nato a Torino, vive a Paesana. È stato consulente nel settore dell’aerodinamica sperimentale collaborando con: l’Italdesign di Giorgetto Giugiaro, la Bertone, la Pininfarina, la FIAT-Abarth, l’Alfa Romeo, la Ferrari, la Maserati, l’Osella nei settori dell’automotive e dell’industrial design. Primo Presidente del Sistema delle aree protette del fiume Po - tratto cuneese, Ente strumentale della Regione Piemonte, Presidente dell’Isca (Istituto superiore di cultura alpina) associazione culturale con sede ad Ostana che ha prodotto alcuni volumi di storia e cultura popolare del territorio alpino della valle Po: Ventimesi (2 volumi riguardanti la Resistenza Partigiana in valle Po e tra l’Infernotto e la Val Pellice); Giors Boneto - Pitore di Paisana catalogo dei dipinti murali di un pittore itinerante tra set- te e ottocento;Pastori di Montagne - Storia delle guide alpine della valle Po; La strada militare Crissolo-Pian del Re grazie al ritrovamento dei negativi del direttore dei lavori del 1938, l’ing. Giuseppe Carini.

Fotografo per passione della montagna cuneese, è stato curatore di diverse mostre fotografiche sulla Storia della strada militare Crissolo-Pian del Re, la Storia di Alessandra Boarelli prima donna a scalare il Monviso e diverse mostre sull’Architettura alpina.

Gian Antonio Gilli,

professore ordinario di Sociologia, ha insegnato in diverse Università italiane. Collabora alla rivista “Camminare”, e opera nel campo dell’arte contemporanea con workshops, pubblicazioni e iniziative espositive (www.munange.it). Negli ultimi decenni il suo lavoro di ricerca, sempre con forte attenzione a problemi di metodo, si è concentrato su due direzioni. La prima riguarda lo schema corporeo, le sue patologie, e la ricostruzione delle sue origini. La seconda riguarda l’esperienza religiosa nelle sue manifestazioni più fisiche e materiali, dalle pratiche corporee di devozione all’offerta votiva. Ha pubblicato numerosi volumi.

Giorgio di Francesco, storico

Laureato in giurisprudenza con una tesi di Laurea in Storia del Diritto Italiano, successivamente premiata dall’Amministrazione Provinciale di Cuneo. 
Collabora con "L’Eco del Chisone" dal 1978. Ha pubblicato una ventina di opere di argomento storico, dedicandosi spesso alla microstoria del territorio subalpino piemontese. 
Inoltre, l'autore si è occupato anche di storia del movimento mutualistico piemontese, che ha portato alla costituzione delle società operaie di mutuo soccorso e di storia del movimento operaio torinese.
Altre opere di storia economica hanno riguardato l'estrazione della pietra nel bacino Dora-Maira. Si è occupato anche di tradizioni magico-popolari. 

 

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Articolo pubblicato il 20/11/2023