L’acquerello in Piemonte dall’Ottocento a oggi

Il libro di Marcella Pralormo e Monica Tomiato considera la tecnica dell’acquerello, guidando il lettore nella scoperta delle molte declinazioni di un genere pittorico che da oltre due secoli riveste in Piemonte un ruolo di indubbio rilievo

Il recentissimo libro di Marcella Pralormo e Monica Tomiato, «L’acquerello in Piemonte dall’Ottocento a oggi» (Daniela Piazza Editore, 2018) ripercorre, per la prima volta, i momenti salienti della vicenda di questa tecnica pittorica, guidando anche il lettore non specialista nella scoperta delle molteplici declinazioni e sfaccettature di questo genere che da oltre due secoli riveste in Piemonte un ruolo di indubbio rilievo.

Le Autrici, esperte conoscitrici del tema considerato, ricordano infatti che la tecnica dell’acquerello ha avuto in passato molteplici forme di utilizzo (si pensi alla cartografia e all’illustrazione scientifica) e gli stessi artisti ne hanno fatto sovente un uso strumentale. Ma fin dagli inizi dell’Ottocento, in Piemonte prima che altrove in Italia, la pittura ad acquerello si afferma quale mezzo d’espressione personale e autonomo.

Impiegata magistralmente da Giuseppe Pietro Bagetti e Giovanni Battista De Gubernatis, la tecnica conquista, a poco a poco, l’interesse di altri pittori – dai fratelli Gonin ad Alberto Pasini – e di una folta schiera di dilettanti e collezionisti.

La fortuna dell’acquerello prosegue nel corso del Novecento, con artisti che operano in maniera più tradizionale e altri – da Cino Bozzetti e Giacomo Balla fino a Carol Rama – che approdano a innovative soluzioni di linguaggio. E nelle aule dell’Accademia Albertina, dove insegnano maestri come Mario Calandri, Sergio Saroni e Francesco Franco, si tramanda una tradizione che prosegue tutt’oggi con notevole vitalità, come testimoniano gli esempi di Anna Lequio, Stefano Faravelli, Daniele Gay, Anna Regge, Cristina Girard, Paolo Galetto e della generazione più giovane, da Piera Luisolo ad Andrea Gammino e Mirko Andreoli.

 

Marcella Pralormo dirige la Pinacoteca Giovanni e Marcella Agnelli dal 2002 e ha lavorato in precedenza alla Gam di Torino, a Palazzo Grassi di Venezia e a Palazzo Bricherasio a Torino. È esperta di tecniche artistiche, in particolare di pastello, tecnica sulla quale si è laureata a Torino, con la Prof. Andreina Griseri. Negli ultimi anni si è dedicata allo studio dell’acquerello.

Monica Tomiato allieva di Sergio Saroni all’Accademia Albertina, si è laureata in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Torino, dove ha svolto attività di docenza come Professore a contratto di Storia dell’Arte Moderna e Storia dell’Arte Contemporanea. Libera professionista nel settore dei beni culturali, si occupa prevalente- mente di temi attinenti l’arte e la cultura figurativa di area piemontese, dall’età neoclassica alla metà del Novecento. Ha collaborato a progetti di studio e di catalogazione delle collezioni museali della Gam di Torino.

 

Marcella Pralormo - Monica Tomiato

L’acquerello in Piemonte dall’Ottocento a oggi

Daniela Piazza Editore

Pp 176 a colori - € 38:00 - ISBN: 978-88-7889- 337-5

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Articolo pubblicato il 21/11/2018