Appendino: “Ecco come rivoluziono Porta Palazzo”

Presentato il nuovo progetto che dovrebbe partire a settembre. E il Balon rischia la chiusura…

Slow Food e un ostello di lusso. Oltre che maggiore sicurezza.
Da questi punti partirà a settembre la riqualifica di Porta Palazzo: un’azione obbligatoria visto il grado di incuria, sporcizia e abbandono cui è relegata buona parte del più grande mercato all’aperto d’Europa.

Un luogo speciale per la sindaca Chiara Appendino che in una recente intervista ha confessato “Quando non ero ancora sindaca  andavo a fare la spesa lì, ed è lì che, ad un banchetto, mi sono avvicinata per la prima volta al M5S. È l’angolo di Torino che sento più mio. E lavoriamo a un piano di riqualificazione per l’intera area”.
I lavori interesseranno essenzialmente tre aree:
1) quella dell’ex caserma dei vigili del fuoco di corso Regina Margherita: la vecchia struttura, ormai abbandonata, ospiterà un ostello di lusso della famosa catena Guastameco, gestita dalla famiglia torinese Denegri, proprietaria del ristorante “il Cambio”e già presente a Firenze e Venezia.

2) l’orrendo -passatemi il giudizio personale- Palafuskas, presente nel cuore di Porta Pila, nato come centro commerciale, ora desolatamente vuoto eccetto una manciata di negozi poco frequentati, e un bar che cerca di sopravvivere grazie alla presenza di qualche turista che, spinto dalla curiosità, finisce in un non luogo del genere.
La cooperativa che gestiva i plesso è stata commissariata a causa delle pessime condizioni economiche in cui versava e ora si spera nel rilancio.
Nell’area sbarcherà Slow Food, associazione con sede a Bra che ha rivoluzionato il modo di intendere il cibo: l’intento è quello di ricostruire una zona ricca di ristorantini e locali gastronomici- molti aperti anche in serata- in cui sia possibile assaporare le mille delizie della tradizione piemontese.

Si guarda con interesse a quanto fatto a Firenze nel Mercato di San Lorenzo, o a Madrid con il mercado di San Miguel. “Oltre al mercato - dice l’assessore al Commercio e al Turismo, Alberto Sacco -dobbiamo pensare a nuove attrattive per i turisti, dove possano dormire, ma anche mangiare piatti di qualità”.
 

3) Infine il mercato del pesce, rivoluzionato anch’esso e in cui verrà vietato il transito degli ambulanti: al momento i banchi sono stati spostati nella piazza antistante e il locale è oggetto di forti lavori di ristrutturazione: l’idea è quella di far nascere una serie di locali, sempre a carattere ittico, in cui sia possibile l’acquisto ma anche il consumo di pietanze marittime.
 

L’obiettivo, espresso pochi giorni fa dalla stesa sindaca tramite la sua pagina facebook, è quello di rendere più vivibile e attraente quella parte di città tanto apprezzata per i colori e la vita che scorre in essa, quanto considerata pericolosa per le cattive frequentazioni. E proprio questo, più che lo Sloow Food e il nuovo ostello, ad interessare i cittadini torinesi: la sicurezza!
Vari residenti si lamentano: “…impossibile camminare da soli in corso regina quando fa buio, ma anche ora alla luce del sole non è che si facciano problemi a spacciare”mi dicono indicandomi un angolo della strada presidiato da loschi figuri; un’altra signora di rientro dalla consueta spesa mattutina conferma “ io ormai mi sono abituata, meglio dare una moneta ed evitare guai peggiori…”
Il piazzale del mercato, poi, nelle ore serali si trasforma in un gigantesco parcheggio in cui la fanno da padroni i parcheggiatori abusivi: una sorta di tassa ben nota tra i giovani torinesi, che ormai con rassegnazione ci han fatto il callo. La speranza è che da settembre qualcosa cambi.

 

Se la parte “mangereccia” ride, quella adibita alla vendita dell’usato, il Balon, sembra avere problemi più gravi: il variopinto mercato che invade l’area Borgo Dora il sabato mattina (e saltuariamente la domenica) minaccia la chiusura: la causa è l’espansione dell’adiacente Suk, il mercato di libero scambio che, proprio per sua natura, sfugge alle stringenti regole poste ai commercianti dalla nuova Legge Regionale.
Il presidente dell’associazione commercianti Balon Simone Gelato ha attaccato “ (il suk, ndr) non può stare vicino ad un mercato vero e proprio facendo concorrenza, negli ultimi 17 anni il Balon del sabato ha vissuto un declino senza fine. Come associazione siamo favorevoli a una soluzione intermedia, che non implichi la chiusura del “suk” ma lo spostamento in un'altra area, con conseguente sollievo per commercianti e ambulanti”.

Per ora le trattative con il Comune, seppur avviate, sembrano in alto mare: gli stessi ambulanti han dichiarato di voler continuare a lavorare “anche in autonomia e senza rispettare le regole”. Posizione che ha visto la forte opposizione dell’assessore all’urbanistica Alberto Sacco che ha risposto di “Non accettare questo comportamento”.
A settembre la resa dei conti anche se, pare evidente, lo spostamento del coloratissimo mercato da Borgo Dora sembra un brutto affare per tutti.

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Articolo pubblicato il 24/07/2018