Un’Italia a trazione meridionale per cercare d’invertire la rotta.

Conte, Fico, Di Maio, Mattarella, i volti più importanti della politica italiana vengono dal Sud.

L’imminente insediamento di Giuseppe Conte a Primo Ministro ha spostato ancora più a Sud il baricentro istituzionale italiano. Il giurista pugliese, il cui curriculum ha fatto discutere più del programma che dovrà cercare di applicare viene da Volturara Appula, un comune di poche anime, quattrocento, nel foggiano.

Il futuro Presidente del Consiglio ha rimpolpato ancora di più le file degli esponenti di spicco meridionali, capeggiati naturalmente dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nato 76 anni fa a Palermo, e seguiti dal presidente della Camera Roberto Fico e dal leader 5 Stelle Luigi Di Miao. I due esponenti grillini sono nati solo a 60 chilometri di distanza, Napoli per uno, Avellino per l’altro.
Poi il destino li ha allontanati: Fico è salito al Nord, si è laureato in Scienze della Comunicazione a Trieste e ha mosso i primi passi nel mondo del lavoro tra un call-center e un ufficio d’import.
Il capo politico grillino è rimasto all’ombra del Vesuvio dedicandosi, con scarso successo a dirla tutta, prima ad ingegneria poi alla carriera giuridica alla Federico II, per cui mai ha terminato gli studi.

Di tutt’altro respiro la carriera accademica di Guseppe Conte, laureatosi alla Sapienza di Roma in Giurisprudenza nel 1988 e da lì inaugurando la carriera di avvocato civilista. In seguito prenderà l’abilitazione per l’insegnamento di diritto privato e terrà lezioni negli atenei più importanti d’Italia, tra cui Roma Tre, la Luiss, l’Università di Firenze e quella di Sassari.
Si è perfezionato in varie facoltà straniere, e nel 2013 è stato eletto membro laico alla Camera dei deputati nel Consiglio di Presidenza della Giustizia amministrativa.

Il riscatto meridionale, se così i può definire, ha per ora toccato più le figure istituzionali che non la terra in sé, che resta, secondo una recente fotografia Istat, il fanalino di coda d’Italia.

Nel documento uscito nei primi di maggio si calcola che nel 2065 gli italiani saranno 54 milioni, sei in meno rispetto a oggi, ma a pagarne maggiormente le conseguenze sarà appunto il Sud che perderà circa 1,1 milioni di persone.
Ciò è da attribuirsi sia a un calo delle nascite che a un costante flusso migratorio principalmente verso altre regioni del Centro-Nord, già in atto, e che non smetterà negli anni a venire.

La conseguenza di questi fenomeni sarà anche un tasso d’invecchiamento mai visto: se ad oggi l’età media è di 43-44 anni, nel giro di poche decine di anni si innalzerà fino a 51,2.
A calare, naturalmente, i giovani e la forza lavoro, spinta in altri lidi a causa delle condizioni nettamente proibitive.

Con queste premesse e una vasta rappresentanza di meridionali in Parlamento – sono ben 60 i deputati grillini campani per fare un esempio- ci si sarebbe aspettato un trattamento diverso riservato al Sud all’interno del Contratto di governo stipulato con tanta fatica da Di Maio e Salvini; eppure, a sorpresa, la “questione meridionale” è assente ingiustificata: i riferimenti all’Ilva sono parsi fumosi e privi di una soluzione concreta, l’accenno alla lotta alle mafie è buttato lì senza un progetto serio e non sono previsti particolari piani e stanziamenti verso la parte più povera del Paese. Che in fin dei conti è stato il vero serbatoio del Movimento 5 Stelle.
Molti, della base, sono rimasti perplessi, chiedendo cambi di rotta e spiegazioni: il deputato Gallo, campano e insegnante, polemizza sulla mancanze che riguardano l’emergenza scuola e le loro infrastrutture spesso fatiscenti. Dal vertice prendono tempo,Danilo Toninelli rassicura tutti sul tema che verrà presto affrontato.

Una cosa è certa, quasi tutti ruoli chiave di questa legislatura sono in mano a loro, ragazzi, persone che hanno vissuto e sono cresciuti nel Mezzogiorno, e che ben conoscono gli ostacoli presenti. Starà a loro fare in modo di rimuoverli e scongiurare le nefaste previsioni diramate dall’Istat.

 

 

 

 



 

 

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Articolo pubblicato il 25/05/2018