Don Prusôt e il delitto alla bocciofila

Un bonario romanzo poliziesco di Beppe Grinza ambientato in un paese della pianura piemontese con il parroco come protagonista

Giuseppe Grinza esordisce con questo bonario romanzo poliziesco nella Biblioteca degli Scrittori Piemontesi, collana nata nel 2007 ad opera della Editrice Tipografia Baima & Ronchetti di Castellamonte (TO), diretta da Giancarlo Sandretto e Mauro Baima Besquet, col proposito di dare spazio ad autrici e autori del Piemonte che amano raccontare con le loro opere - romanzi o racconti che siano - il territorio della regione.

Giuseppe, o meglio, Beppe Grinza evoca Pravorino (il nome richiama due reali comuni contigui), un tranquillo paese della pianura piemontese agli albori degli anni Cinquanta, e pone a protagonista don Giuseppe Cordero, detto don Prusôt, il prevosto della comunità.

Quello del sacerdote detective è un tema classico. Viene subito alla mente Padre Brown, nato nel 1911 dalla penna dello scrittore britannico Gilbert Chesterton e impersonato da Renato Rascel per la televisione italiana nel 1970, e ancora la serie tv italiana de “I ragazzi di Padre Tobia”, in 14 episodi trasmessi dal 1968 al 1973, e il “Don Matteo” di Terence Hill che dal 2000 è ancora in produzione.

Beppe Grinza fa una scelta minimalista: il suo don Prusôt è amico dei facili equilibri, delle quiete digestioni e del sonno sereno dei giusti e detesta i cambiamenti, soprattutto quelli repentini.

Più don Abbondio che Padre Brown?

Un’idea del vescovo mette don Prusôt in conflitto con il presidente della locale bocciofila sita su terreno parrocchiale. La pace è finita. Cominciano le rogne. E anche ai carabinieri vengono segnalati strani avvenimenti.

Nel susseguirsi di situazioni esilaranti e in parte tragicomiche, complicate dal pettegolezzo delle affiliate al Club delle Pie Pepie, riuscirà l’infallibile fiuto del maresciallo Contini a sbrogliare la matassa?

E qui ci fermiamo, per non togliere al Lettore il piacere della scoperta ovvero per non spoilerare, come si dice oggi.

Beppe Grinza è nato a Poirino nel 1941 (e questo può aiutare a decifrare l’origine del nome di Pravorino…). Di solidi studi classici, è stato educatore in un istituto per bambini orfani e poi insegnante statale per 36 anni. Sposato, ha due figlie. Con simpatica falsa modestia dice di essere una schiappa a bocce e una frana a scala quaranta e di avere per questo deciso, per occupare il tempo fatidico della pensione, di impugnare la penna e mettersi a scrivere qualche storia con la speranza di non maltrattare troppo i personaggi che a lui si sono incautamente affidati.


Giuseppe Grinza

Don Prusôt e il delitto alla bocciofila

Biblioteca degli Scrittori Piemontesi

Editrice Tipografia Baima & Ronchetti Castellamonte (TO), 2018, € 15:00

In copertina: disegno del pittore Silvio Valsecchi

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 15/05/2018