Ius Soli, Cuperlo chiede di prolungare la legislatura.

Alcuni esponenti dem non ci stanno e lanciano l’appello a Mattarella.

L’urlo disperato arriva quasi sul gong della legislatura, e viene lanciato da Gianni Cuperlo, seguito a stretto giro da altri esponenti democratici. Riguarda l’approvazione dello Ius Soli, la legge che forse più d’ogni altra ha fatto discutere durante quest’ultimo scampolo di legislatura, mobiliando tanto i favorevoli quanto i contrari.
La legge in questione, che ha lo scopo di garantire la cittadinanza italiana a tutti quei minori figli di immigrati che vivono e studiano in Italia, è stata votata dalla Camera già a fine 2015 e poi, quasi con vergogna, riposta e dimenticata nei polverosi cassetti del Senato .
Questo fino al 23 dicembre, una manciata di giorni fa, quando, approvata la Manovra, è stata tirata fuori, poche ore prima della sosta natalizia, con i parlamentari pronti a fuggire trolley in mano.
Roberto Calderoli ha chiesto al Presidente Grasso di verificare il numero legale per iniziare la discussione: in aula i senatori erano 116, il quorum 149.
Nulla da fare.
Non se n’è neppure iniziato a parlare.
A mancare gran parte del Centro destra e della Destra, i Grillini e anche 29 deputati del Pd, gente che, in teoria, quella legge avrebbe dovuto volerla.
Certo, anche con quei ventinove voti in più non si sarebbe giunti al numero legale, ma tanto è bastato per creare la solita polemica interna al Pd, sfociata oggi con l’assurda richiesta di prolungare l’attività parlamentare al solo scopo di votare la legge.

Luigi Manconi, senatore Pd e Presidente della Commissione Diritti umani, ha dichiarato “Ma chi l'ha detto, che si debba votare il 4 marzo? E chi ha stabilito che le Camere si sciolgano tra 24 o, al più, 48 ore? Il solo ed esclusivo titolare del potere di sciogliere le Camere, ovvero il presidente Sergio Mattarella, non si è ancora pronunciato (...). È a lui che mi rivolgo: il tempo c'è. Basta volerlo". Quindi, "prolungare la legislatura di due settimane per  consentire al Parlamento di discutere e approvare la legge sullo Ius Soli".

Gianni Cuperlo in una nota ha tuonato "Non può e non deve finire così. Con una conclusione che mortifica le ragioni del diritto e della democrazia. Quegli scranni vuoti al Senato nell'ultimo giorno utile, la fuga dei senatori 5 Stelle, quel brindisi leghista, il dispiacere profondo per quelle assenze di parlamentari del Pd, sono una immagine da cancellare"."Per la loro sensibilità a questa battaglia io dico che adesso è il momento giusto perché il capo del Governo e il segretario del Partito Democratico chiedano al presidente Mattarella di prolungare la legislatura di pochi giorni. Ciò consentirebbe di riconvocare l'Aula di Palazzo Madama alla ripresa così da poter discutere e votare una legge giusta e di civiltà. Una legge attesa da 800.000 ragazze e ragazzi che rischiamo di mortificare e deludere ancora una volta. A quel punto tutti si assumeranno la loro responsabilità dinanzi al Paese.”

Una presa di posizione forte che però non ha trovato sponda nella maggioranza dei Democratici, probabilmente ancora impegnati a smaltire i bagordi natalizi.
In precedenza solo Uniceff  aveva rotto il silenzio, commentando il non voto del 23 dicembre come una “Pagina incivile per l’Italia. Chiediamo scusa agli 800 mila compagni di classe  dei nostri figli”.

Le opposizioni o fanno spallucce, come nel caso dei M5S, o esultano, Meloni e di Salvini in primis, mentre a liberare dall’imbarazzo il Presidente della Repubblica ci prova a modo suo Roberto Calderoli, strenuo oppositore della legge "Il PD e la sinistra hanno avuto due anni e mezzo per approvare lo Ius soli ed è bastata l'opposizione del sottoscritto, da solo in commissione e con solo 12 senatori in Aula, per fermare questa legge. Adesso basta, la smettano di fare campagna elettorale su argomenti di questa portata. Mattarella non ascolti chi da sinistra lo tira per la giacchetta. Anche perché se il Governo dovesse chiedere la fiducia sullo Ius soli verrebbe sfiduciato, ma se non dovesse chiederla e dovessero votare i miei 50mila emendamenti si arriverebbe tranquillamente alla 19esima legislatura ovvero al giorno del mai...".
Obiettivamente, difficile dar torto a questa lettura dei fatti.

Il dibattito è destinato a continuare anche nelle prossime legislature, ma forse per capire l’assurdità della richiesta targata Cuperlo e Co., si dovrebbe andare a vedere cosa ne pensano gli italiani dello Ius Soli: da una rivelazione Swg traspare che il 53% è contrario alla legge , il 33% è moderatamente d’accordo, e solo il 14% degli italiani è pienamente favorevole.
Un dato, quello dei favorevoli, calato di 12 punti in due anni.



 

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Articolo pubblicato il 27/12/2017