Un Natale diverso, con i poveri di Sant’Egidio e sulla Sacra.

Nel torinese due eventi ricchi di semplicità e spirito natalizio

Erano circa duecento le persone che ieri aspettavano pazientemente sulle scalinate della Chiesa dei Santi Martiri in via Garibaldi 25.
L’appuntamento, per le 16.30, era stato dato a tutti coloro che volessero fare da volontari durante i la cena di vigilia, il pranzo di Natale e quello di Capodanno organizzati dalla Comunità di Sant’Egidio, in modo da passare le feste in maniera diversa, a contatto con i poveri e gli emarginati, i malati e chi ha bisogno di cure.

Una volta entrati nella bellissima chiesa, Sandra, una delle organizzatrici, ci avverte che ci sono altri duecento volontari nella Chiesa della Visitazione, in Via XX settembre, visto che i pasti saranno distribuiti anche lì. “Chi preferisce stare lontano dalle telecamere è pregato di andare in quell’altra Chiesa, visto che domani ci sarà il Tg3 a fare un servizio qui” aggiunge lei.
L’organizzazione ne approfitta per ricordarci in cosa consiste il vero spirito del Natale, la semplicità del condividere un momento con chi ha meno, il modo in cui si possono sentire le persone sole sotto le Feste.
Fa un plauso a Eately che fornisce la materia prima, all’Unione Cuochi Torino che si occuperà di cucinare per oltre 500 persone. E, ovviamente, anche ai volontari presenti.

Tra gli inginocchiatoi c’è un po’ di tutto, dalla coppia di ragazzi stufi dei botti e dell’alcol a Capodanno, a chi è associato da una vita e per cui il Natale è sinonimo di volontariato. C’è anche chi, confessa, si sente a sua volta solo, e vede questa come occasione per rendersi utile e magari, fare qualche bella conoscenza.

Oltre al pranzo di Natale, chi vuole potrà andare a festeggiare anche durante la vigilia, nei vari presidi/dormitori sparsi per tutta la città, una decina, e nel punto di primo soccorso alla Pellerina.
Lo stesso discorso va fatto per la sera di Capodanno, in cui magari è il caso di evitare vino-spumante, ci avvisano , vista la presenza di musulmani o magari gente che ha avuto problemi con l’alcol, però una bella teglia di lasagne è sempre ben accetta.
Un a bella iniziativa, quella della Comunità di Sant’Egidio, che va avanti ormai dal 1982, e che coinvolge ogni anno 200’000 persone in 73 paesi diversi, 60000 solo in Italia.
Volendo c’era la possibilità di aderire all’iniziativa “aggiungi un posto a tavola”, e regalare con 15 euro il pranzo di natale a un bisognoso.

Ciò che rincuora è il dato sulla partecipazione della cittadinanza, sempre più attiva.
Un bel segno che dimostra come, nonostante le difficoltà e una società sempre più individualista, ci siano ancora tante persone, tanti giovani disposti ad aiutare il prossimo senza chiedere nulla in cambio.
Solo per il gusto di farlo

Un’altra iniziativa che mi sento di consigliare è la fiaccolata di questa sera che da Mortara arriva alla Sacra di San Michele.
Si parte alle 21.30 e, attraverso l’incantevole Sentiero dei Principi, si giunge alla Sacra per le 23. Alle 23.30 l’inizio della funzione.
Un tragitto, quello della fiaccolata, veramente suggestivo, per ambiente e paesaggio, e che consente una profonda riflessione anche a chi, come me, è parecchio tiepido verso la religione.
Inutile dire che si tratta di un percorso adatto a tutti, giovani e piccini, ben segnalato, e dulcis in fundo, a fine finzione è garantito panettone e vin brulè per tutti.
Presente anche una ricca mostra di presepi, per non farsi mancare nulla.

Due eventi,questi, che al di là della forte impronta religiosa, possono coinvolgere tutti, e cercano di restituire al Natale lo spirito si semplicità, solidarietà e calore umano che spesso viene meno. 

Due eventi che consiglio a tutti di provare almeno una volta.

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Articolo pubblicato il 24/12/2017