Germania, sì ai matrimoni gay

Avranno la stesso valore di quelli etero, anche se contro la volontà della Merkel.

Giornata storica per il Bundestag, parlamento federale tedesco, che con 393 voti favorevoli, 226 contrari e 4 astenuti oggi ha dato il via libera alla legge che parifica le nozze gay a quelle etero.
Si tratta di una proposta di legge portata avanti dai Socialdemocratici ma che non ha avuto apposizione dalla Cdu. Il partito della Merkel, infatti, ha garantito libertà di coscienza, dando la possibilità ai suoi deputati di scegliere liberamente.

Una scelta per certi versi spiazzante, visto che nel corso del suo lungo regno la Cancelliera aveva più volte fatto trapelare come per lei il matrimonio potesse riguardare solo persone di sesso differente: c’è chi dice che la scelta di non dare indicazioni ai suoi sia attribuibile a una logica politica, ossia quella di togliere elettori ai verdi e ai partiti di sinistra, in forte ascesa viste le elezioni del prossimo autunno.

La Merkel una volta passata la legge, ha tenuto a precisare come abbia votato no, aggiungendo  “Per me il matrimonio è fondamentalmente un’unione fra uomo e donna, e per questo ho votato contro – ha spiegato dopo la votazione – è stato un dibattito lungo intenso ed emotivo, e spero ci sia rispetto per entrambe le parti”. 
Spero che il voto di oggi non solo promuova il rispetto delle differenze, ma porti anche più coesione sociale e pace”. Frasi che, bisogna ammetterlo, definiscono bene la caratura della statista merkel, distante anni luce dai nostri politicanti.

Difficile immaginare cosa sarebbe potuto capitare nelle aule nostrane durante un dibattito del genere: moniti della Boldrini, urla della lega, bagarre dei 5 stelle, denunce e accuse reciproche.
In Germania nulla di tutto ciò.

Naturalmente la legge apre alle coppie gay la possibilità di adottare bambini, l’ultimo step che mancava per la piena uguaglianza con le coppie etero. La stessa Cancelliera ha evidenziato come negli anni tutte le discriminazioni nei confronti delle altre coppie erano state abolite:  fin’ora in Germania era già consentita l’adozione co-parentale (quella che viene comunemente chiamata stepchild adoption) e l’adozione «successiva», cioè del figlio adottivo del partner.

Di certo si tratta di una legge ampiamente condivisa visto che, stando ad alcuni sondaggi, l’83% della popolazione teutonica è favorevole alle nozze gay.
La Germania si aggiunge così ai 13 paesi europei che già riconoscono il matrimonio per tutti: Norvegia, Svezia, Danimarca, Finlandia, Islanda, Olanda, Belgio, Spagna, Portogallo, Francia, Regno Unito, Irlanda e Lussemburgo.
Si tratta di un passo in avanti o un altro accenno verso quella deriva di costumi in cui sta precipitando l’Occidente paventata da alcuni? Il dibattito è aperto e, sono sicuro, presto se ne inizierà a discutere anche nella nostra penisola…

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Articolo pubblicato il 30/06/2017