Una vita da secondo - Storia di Mirko Ferretti. l’allenatore nell’ombra

Un libro di Michele Ruggiero che attraverso i ricordi, induce alla riflessione

Con i tipi dell’ArabAFenice è recentemente uscita una nuova avvincente fatica di Michele Ruggiero, scrittore affermato e volto conosciuto e noto della comunicazione televisiva, a quattro mani Alessandra Demichelis.

L’opera è stata presentata con successo di pubblico e il favore della critica, nell’ambito della recente rassegna letteraria “Scrittori in Città” di Cuneo.   

E’ una storia sportiva ed umana di Mirko Ferretti, l’uomo che ha messo il pallone al centro della vita.

Il racconto e la riflessione conseguente riescono a coinvolgere ed affascinare anche coloro che per formazione ed esperienze di vita sono lontanissimi dal mondo dello sport e del pallone in particolare. E’ una vicenda umana e pedagogica  e ne discerne una testimonianza di vita e saggezza sulla quale riflettere. Ma veniamo ai fatti narrati.

Mirko Ferretti, è un vero uomo di calcio, a tutto tondo. Figlio di un ex calciatore

professionista degli anni ’30 e ’40 del secolo scorso, ha ripercorso le orme paterne, andando a indossare le maglie del Como, del Catania, della Fiorentina e del Torino.

Giocava mediano, in mezzo al campo, là dove il gioco nasce, dove stanno quelli che il gioco lo gestiscono.

Mirko era già allenatore in campo, per cui passare alla panchina, a carriera

finita, è stato piuttosto naturale.

Qualche esperienza diretta (come ad esempio ad Asti, in quell’Asti Macobi dove scopre e lancia un certo Giancarlo Antogni), poi comincia il percorso in simbiosi con Gigi Radice, grande tecnico di un calcio all’olandese trapiantato nel nostro campionato e ultimo vincitore nel 1976 di uno scudetto granata e, di conseguenza, un pezzo immortale di storia del Torino calcio.

Il racconto prende vita nel 1979 con una tragedia, con una morte, e tra salti all’indietro e aggiustamenti temporali, scava anche nella psicologia collettiva e individuale di situazioni e personaggi noti al grande pubblico dell’epoca.

Ferretti diviene il “secondo”, di Gigi Radice la sua ombra, dal Toro, al Bologna, sino al Milan.

Il libro narra alcune esperienze di quegli anni ma anche di quelle del

Ferretti calciatore, dirigente di settori giovanili, del Ferretti mister dei Grigi e anche del Ferretti politico: aneddoti, storie, segreti di spogliatoio, con molteplici racconti di calcio e di vita.

Attraverso Amilcare detto Mirko Ferretti si ripercorre un pezzo di storia del calcio italiano che va dagli anni Cinquanta fino alle soglie del Duemila.

Ma Ferretti è anche l’archetipo del “proletario” prigioniero della propria condizione sociale, che sa emergere, non al meglio però e che scopre con un pizzico di malinconia che gli manca sempre quel quid per afferrare il successo.

E dalle pagine sospese tra realtà e romanzo, la bravura degli autori ci aiuta a scoprire la graduale, ma costante, metamorfosi di un uomo che sa dare alla sua vita sportiva da secondo un ruolo e una dignità esistenziali, prima ancora che professionali, che risulteranno vincenti nei rapporti umani.

Merita la lettura.


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Michele Ruggiero e Alessandra Demichelis

Una vita da secondo

Editrice ArabAFenice

pp.192, € 16

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Articolo pubblicato il 09/12/2016