Saviano e la sua strana idea di democrazia.

Un articolo che lascia molti dubbi sulla considerazione che lo scrittore nutre sullo strumento referendario.

Tra le migliaia di reazioni che hanno accompagnato l’esito del Referendum sull’uscita dall’Europa da parte del Regno Unito, la più bislacca ce la fornisce Roberto Saviano.

L’autore di Gomorra, già salito alla cronaca per un recente articolo con il quale denuncia alcune presunte infiltrazioni mafiose a Torino, accuse generiche e poco fondate che non hanno fatto altro che scatenare le ire di un gruppo di deputati torinesi, è riuscito a peggiorarsi accusando il popolo inglese in questo caso, ma la popolazione in generale, di essere di fatto incapace di prendere decisioni corrette per il proprio bene.

Il delirio antidemocratico, postato su Facebook e sul suo sito verso le diciotto, inizia così - Me lo ricordo il Popolo, nel 1938, acclamare Hitler e Mussolini a Roma affacciati insieme al balcone di Piazza Venezia. Me lo ricordo il Popolo inebriato, esaltato, per la dichiarazione di guerra. Me lo ricordo il Popolo asservito, quasi isterico, al cospetto di ogni malfattore che abbia condotto l'Europa sull'orlo baratro.

Seguono, sullo stesso tono, i nomi di alcuni pensatori, tra cui Spinelli, che si sono battuti per il sogno di un’Europa Unito, e additando tra le cause della vittoria della Brexit quella di aver tradito – “ il principio cardine su cui si basa l'idea stessa di Europa, ovvero integrazione culturale e accoglienza.”

Un crescendo di assurdità spiegabili solo con la rabbia che Saviano starà provando per l’esito del voto non proprio coincidente al suo pensiero: paragonare i consensi che circondavano il Duce e Hitler a una votazione limpida nella patria della democrazia nel 2016 non ha senso.

Anche perché, se da una parte i mezzi d’informazione erano controllati da chi deteneva il potere, in questo caso c’è stata una vera e propria corsa agli armamenti da parte dei sostenitori del “Remain”: qualsiasi media , dalla BBC al Financial Times si è sbilanciato in favore della permanenza in Europa; a ciò va aggiunto il solito, potentissimo, mondo finanziario e l’influenza dei Vip, tra cui Hugh Laurie, al secolo Dr. House, la cantante Lilly Allen e la scrittrice J.K Rowling che alle sei di mattina, a risultato acquisito, twitta “I Don’t think I’ve ever wanted a magic more”, ossia, non credo di aver mai voluto tanto una magia, riferendosi al mondo di Harry Potter da lei inventato.

Cinicamente viene da pensare che il risultato non è stato intaccato nemmeno dall’omicidio di Jo Cox, la deputata laburista che si era spesa per la permanenza del Paese in Europa: se tutto questo dispiegamento di forze ha portato comunque a una vittoria dei Leave, chissà con che percentuale sarebbero usciti dall’Unione senza le incessanti sirene dell’allarmismo.

L’idea di avere la verità in tasca non è una prerogativa del solo Saviano: sono molti gli intellettuali italiani, quelli che si credono, a torto o a ragione, parte dell’intellighenzia nostrana, ad amare il concetto di democrazia solo fino a quando il voto del popolo coincide con il loro pensiero.

Quando, invece, l’espressione popolare si discosta dal loro modo di ragionare, ecco che d’un tratto si sente il bisogno di sottolineare come la gente sia sempre stata di fianco ai più grandi dittatori: il popolo segue i sanguinari, quindi non lo consultiamo; svuotiamo di senso il concetto di democrazia, evitiamo di chiedergli come si sente, economicamente e politicamente parlando, non diamogli la possibilità di scegliersi  i rappresentati.

Dove vuole arrivare l’autore di Gomorra? A Una sorta di oligarchia in cui pochi nominati possano scegliere il futuro di milioni di persone?
Ma, in fondo, non è proprio quello che accade in Europa ormai da anni, dove alcuni tecnocrati e le grandi compagnie economiche, muovono indisturbati i fili della politica, mentre i cittadini subiscono inermi tali scelte.

Ed è proprio a questo a cui i cittadini inglesi si sono ribellati, esprimendo con convinzione la volontà di uscire da questa situazione.

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Articolo pubblicato il 25/06/2016