“L’Islam in Occidente. Quale dialogo?”

La legge coranica, Gesù visto dai musulmani, la donna nel Corano, i “Diritti dell’uomo”, la “Guerra Santa” e altri temi ancora sono esaminati nel saggio di Michel Barin

Michel Barin in questo agile testo, edito da Roberto Chiaramonte, si propone di analizzare il tema Islam dopo i fatti dell’undici settembre 2001, dopo i massacri in Iraq del 2003.

Barin si autodefinisce «… ex novizio missionario ed ex insegnante di religione, [che] ha sperimentato, in modo estremamente obiettivo e senza pregiudizi, la vita nei paesi arabo-musulmani, nelle loro case, alla loro mensa».

Nel suo saggio prende dunque in esame, sulla base della sua vissuta esperienza, una lunga serie di temi: la legge coranica, Gesù visto dai musulmani, la donna nel Corano, dialogo e reciprocità, il velo, altre usanze, il paradiso, la sessualità, lo schiavismo, i “Diritti dell’uomo”, la “Guerra Santa”, il pensiero dei missionari e degli esploratori, Monsignor Daniele Comboni e l’Islam, i matrimoni misti.

Le sue osservazioni sono dirette agli occidentali, per metterli in guardia da visioni e interpretazioni troppo “buoniste” del messaggio coranico con il conseguente rischio di apertura di un dialogo unilaterale, cioè a solo favore delle idee islamiche.

Barin non dimostra grande fiducia nella possibilità di un vero dialogo reciproco tra l’Islam e la nostra religione e parla addirittura di un “dialogo tra sordi”:

«Partiamo dalle leggi scritte: Il Vangelo insegna: “Ama il prossimo tuo come te stesso”... La legge dell’interlocutore afferma invece: “Combattete coloro che non credono in Allah, quelli tra la gente della scrittura (i cristiani e gli ebrei)”.

Sono “preghiere” tratte dalla sura coranica IX.29... Il Vangelo, il Papa e la maggior parte dei cattolici continuano a parlare di perdono. Il Corano, fermo al medioevo, continua ad avvallare le sue tesi».

Barin prende poi in esame altri temi, trattati nel Corano, libro sacro per i musulmani, ma sovente in contrasto con le leggi occidentali, soprattutto per quanto riguarda lo schiavismo, i diritti dell’uomo e altro ancora, dopo aver sottolineato come Maometto, contrariamente a Gesù, sia stato un condottiero militare. Cita a questo proposito le affermazioni di autori arabi che descrivono il Profeta partecipe ad oltre trenta battaglie, dove si dimostrava spietato, coraggioso, grande trascinatore dei suoi soldati. I discepoli di Maometto, con le loro conquiste, i loro bottini di guerra, accumularono molto oro, animali e soprattutto, schiavi.

Urge quindi, secondo Barin, una migliore conoscenza del Corano, la Legge scritta che guida tutti i musulmani.

Appare interessante conoscere quello che è stato il suo metodo di lavoro:

«Il lavoro è stato svolto assieme ad alcuni arabi cristiani e riproduce integralmente le sure coraniche e le note che appaiono a fondo pagina del testo.

A ciò sono aggiunte alcune leggi locali (sempre citando la fonte) e considerazioni di Missionari, esploratori ed altri personaggi che hanno avuto modo di vivere in contatto di questa civiltà.

Considerato che sono diversi i gruppi islamici, diversi sono pure i loro modi di interpretazione del testo sacro, per questo motivo leggeremo assieme, andremo direttamente alla fonte di questo testo.

Leggendo le varie sure potremo cercare di capire come sono i musulmani.

Pur cercando di comprendere questi scritti (per noi occidentali), nessuno potrà confutare alcune pesanti frasi rivolte a noi “infedeli”, del tipo: “quando incontri un cristiano (infedele per loro) tagliagli la gola...”.

Per quanto possa essere soggettiva l’interpretazione, un amico islamico sarà in grado di spiegarci questa affermazione?

Questa opera, considerato quanto analizzato, vuole essere una DOMANDA rivolta agli “amici” musulmani che vivono accanto a noi e che parlano di dialogo.

A noi risulta ancora poco comprensibile un fatto: come è possibile dialogare se, sul testo su cui pregano troviamo frasi di odio e di guerra contro di noi “infedeli”?».

Queste domande denotano la carica polemica del libro di Barin, un testo che sicuramente farà molto discutere, e cui va riconosciuto il forte impegno e coinvolgimento dell’autore nei confronti delle tesi da lui sostenute.

 

Michel Barin- L’Islam in Occidente. Quale dialogo?,

Roberto Chiaramonte Editore, € 6:00

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Articolo pubblicato il 30/12/2015