“La morte non va in vacanza”

Antologia che comprende dodici racconti estivi scritti dagli autori di “Torinoir” e sei storie di cronaca nera, analizzate dal giornalista Beppe Gandolfo

È uscita, in occasione dell’ultimo Salone del libro, l’antologia di racconti estivi La morte non va in vacanza (Golem edizioni), composta da dodici racconti degli autori di “Torinoir”, il collettivo di scrittori nato nell’aprile 2014, e da sei storie di cronaca nera analizzate dal giornalista Mediaset Beppe Gandolfo.

L’intento narrativo della “sporca dozzina” (così i componenti di “Torinoir” si autodefiniscono) è quello di affiancare storie di crimini e sangue ambientate in diversi luoghi di villeggiatura, italiani e non, a fatti realmente accaduti, alcuni dei quali costituiscono a tutt’oggi misteri ancora irrisolti.

Il Lettore è così “costretto” a compiere un viaggio in cui fantasia e realtà si sfidano, si inseguono e si superano a vicenda nel proporre delle storie nere dalle intricate e suggestive trame.

Il libro stesso, d’altronde, è strutturato in modo da alternare due racconti, frutto della fantasia degli autori di “Torinoir”, con la rievocazione di un episodio di cronaca nera che ha caratterizzato le roventi estati degli italiani, come il delitto di via Poma o la sparizione di Emanuela Orlandi.

Per il gruppo torinese di autori si tratta della seconda operazione editoriale dopo il successo della MemoNoir2015, la prima agenda italiana dedicata all’universo giallo e noir, all’interno della quale erano presenti altri dodici racconti degli scrittori di “Torinoir” e una lunga serie di citazioni di autori che hanno fatto la storia della letteratura di tale genere.

La morte non va in vacanza è un libro che vuole accompagnare l’estate degli appassionati di questa tipologia di storie, con una raccomandazione importante, tratta dal titolo dell’ultimo racconto dell’antologia stessa: «L’ultimo che muore chiuda l’ombrellone».

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Articolo pubblicato il 27/05/2015