Carrozza #6
Foto di repertorio

Come affrontare gli imprevisti

Questa volta vorrei raccontare un episodio che mi riguarda direttamente.

 

Sono appena tornata dalle vacanze e nell'immaginario comune ciò rappresenta il rilassamento, la tranquillità,  la spensieratezza...

 

Per me la vacanza inizia già durante il viaggio e termina quindi quando metto piede in casa. Ho fatto questo preambolo perché mi sono resa conto che è proprio durante il viaggio che accadono più spesso degli imprevisti, purtroppo mandando in crisi l'equilibrio di alcune persone.

 

Ho visto una ragazza avere un attacco di panico dopo aver perso il bagaglio, e una mamma chiamare l'elisoccorso per soccorrere il figlio punto da una medusa.

 

La gestione dell'imprevisto non e' semplice e richiede risorse cognitive importanti. Una di queste e' la capacità di problem solving , cioè l'insieme dei processi atti ad analizzare, affrontare e risolvere positivamente situazioni problematiche.

 

L'altra risorsa importante è la capacità di coping, cioè le risposte che si è in grado di dare per fronteggiare una situazione problematica, nonché la capacità di fronteggiare una situazione stresante. Ci sono varie strategie di coping che riguardano la personalità dell'individuo e modalità che ha imparato ad applicare.

 

Per esempio la strategia di evitamento porta la persona ad evitare appunto la situazione allontanandosene, non pensandoci o distanziandosene.

 

Viceversa nella strategia di fronteggiamento la persona valuta la situazione e cerca di risolvere il problema senza fuggire.

 

Per quanto possa risultare complicato diventa fondamentale, in circostanze di questo tipo, imparare a prendere il buono da ogni situazione, rimanendo sorpresi dal risultato.

Mi prendo dunque la libertà di raccontare il mio piccolo imprevisto.

 

Per una serie di ritardi e motivi delle ferrovie dello stato a me sconosciuti, mi ritrovo in uno scompartimento con altre tre persone con cui molto probabilmente dovrò dormire, poiché il compartimento letto da me prenotato non è disponibile.

 

Come in ogni situazione anomala aleggia un po' di imbarazzo ma il cordiale bolognese accanto a me avvia una piacevole conversazione, ma ancora non sapevamo che avremmo dovuto condividere i letti!

 

Il secondo passeggero è un signore canuto, elegante e colto, ha dei libri con sé e legge. Osserva e ascolta distrattamente i nostri discorsi e trasmette una gran serenità. 

 

Il clima e dunque rilassato fino all'intervento della polizia ferroviaria che ci obbliga a scendere.

 

In quel preciso momento la sensazione di ingiustizia e scorrettezza crea una forte unione tra i passeggeri che uniti e complici si ribellano all'imposizione, di tutta risposta il controllore ci chiede se siamo disposti a condividere lo scomparto, a tutta risposta accettiamo.

 

Ora siamo 4 perfetti sconosciuti in uno scompartimento da 4 letti e dovremmo viaggiare per 10 ore circa.

La situazione è sicuramente stressante ma in un attimo è chiaro che la complicità e l'alchimia sono predominanti.

 

Il viaggio diventa il racconto delle nostre vite, il mio nuovo amico di 72 anni mi racconta la sua straordinaria storia: le lotte politiche, gli amori della gioventù, il matrimonio a Praga e la festa cubana, le canzoni che ha scritto, i film che ha prodotto, i sogni che ha, mi racconta la storia, quella che non si trova sui libri, i retroscena di personaggi pubblici...

 

Parliamo fino alle 3.30 del mattino, ci spinge ad andare a dormire il senso di responsabilità o forse di rispetto verso l'altro passeggero che intanto si è addormentato.

 

Ripensandoci credo che il mio imprevisto sia stato in realtà un arricchimento, alla fine del viaggio mi sono sentita fortunata poiché ho incontrato una persona speciale e un pezzo della sua vita che cosi gentilmente ha condiviso con me.

 

Da situazioni spiacevoli si può cogliere il bello attribuendo un significato positivo. A me piace pensare che sia stata la degna conclusione di un viaggio.

 

Dott.ssa Bossa Caterina psicologa psicoterapeuta esperta in sessuologia terapeuta EMDR.

 

 

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Articolo pubblicato il 01/08/2013