Amore tossico: la storia di Angela
Violenza

Storia verità di tutti i giorni

 

Il nome è di fantasia, Angela è una bellissima ragazza di 38 anni, e un po' ricorda un angelo: ha gli occhi profondi e i capelli ricci, come quelli che disegnano i bambini.Angela viene nel mio studio per una consulenza, e' spaventata, timida e insicura mi chiede se il luogo e' protetto e se può parlare liberamente.

Angela mi dice che ha qualche problema con il suo fidanzato, niente di grave, ma è spaventata perché ha una bimba piccola da un precedente matrimonio e teme per la sua salute.

Mi faccio spiegare meglio e Angela mi racconta tutto dall'inizio: si separa qualche mese prima perche' dopo la gravidanza il compagno la lascia, incontra Paolo (anche questo e' un nome di fantasia) nel locale in cui lavora, lui e' gentile e molto disponibile. Va spesso a trovarla, la ascolta e come dice Angela "finalmente avevo trovato qualcuno che si occupava di me".

I due si mettono insieme e per qualche mese sembra l'uomo perfetto. Ma presto Angela comincia ad avere qualche dubbio.

I casi di violenza non sono mai improvvisi, spesso la donna inizia a percepire uno stato di insicurezza o dubbio rispetto ad alcuni comportamenti. Un' aspetto fondamentale e' il controllo sulla rete sociale e sulle conoscenze. Paolo inizia ad essere geloso, telefona spesso ad Angela per sapere dove si trova, ma lei confonde queste attenzioni con interesse, pensa sia amore "in fondo era gentile, non ha quasi mai alzato la voce, pensavo che fosse solo geloso e subito ne ero gratificata". Piano piano Angela comincia a non vedere più le sue amiche, per evitare discussioni inutili. Intanto i due vanno a vivere insieme e Paolo prende il controllo su ogni aspetto della vita di Angela che, se da una parte si sente protetta, dall'altra si sente i  gabbia.

Angela decide di venire nel mio studio perche' Paolo la spinge contro il muro della camera e la picchia. Chiedo cosa era successo e Angela mi dice" sapevo che a lui non piace che arrivo in ritardo, ma era da mia mamma e pensavo che avrebbe capito, invece mi ha insultato, ha detto che avevo un altro e che non dovevo più permettermi di ritardare". Da quel giorno Angela conta i minuti che percorre da casa al lavoro, il tempo in cui fa la spesa e perfino quanto sta al parco giochi con la sua bimba, tutto ciò perché a Paolo non piace il ritardo.

In realtà alle persone come Paolo non piace non avere il controllo sulla situazione e soprattutto sulla propria donna che diventa una proprietà. Chi diventa aggressivo spesso ha bisogno di dominare e controllare la compagna, via via taglia i contatti con amici e parenti della donna e cerca di incutere timore per qualsiasi trasgressione delle sue regole. Una componente fondamentale è la paura. La donna ha paura delle reazioni e di ciò che potrebbe accadere, soprattutto ha paura di non essere creduta.

Angela ha trovato il coraggio di denunciare quest'uomo e ora e' seguita da un equipe, non e' sola e soprattutto non ha più paura.

Ha capito che amore e' rispetto di se stessi,  del proprio corpo e del corpo dell'altro, amare e' avere fiducia, condividere le esperienze e poter parlare liberamente.

Non tutte le donne purtroppo trovano il coraggio di denunciare soprattutto se hanno subito molte violenze. Anche se sembra un contro senso chi subisce ripetute violenze ha più difficoltà a denunciare, spesso infatti le vittime si convincono delle loro colpe o si fanno convincere che non accadrà più. Non accadrà più solo quando i persecutori saranno arrestati!

Il tema è complesso lo comprendo e non è mio obiettivo concluderlo qui, gli aspetti economici e organizzativi influenzano le scelte di una donna in difficolta' ma le persone disposte ad aiutare sono molte: le forze dell'ordine, gli psicologi, i medici di base, gli amici, la famiglia, gli avvocati, associazioni specializzate, numeri verdi...insomma non lasciatevi convincere. NON SIETE SOLE.

 

dott.ssa Bossa Caterina psicologa psicoterapeuta esperta in sessuologia, terapeuta EMDR.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 10/06/2013