Così recitano Chiamparino e Renzi sull'immagine che li ritrae in migliaia di grandi stendardi elettorali affissi in città e nella Regione a ricordare la candidatura dell'ex Sindaco di Torino al Governo della Regione per i prossimi cinque anni.

Un immagine strana che vorrebbe rassicurarci con quell'atteggiamento un po' curiale proprio di un ex boy-scout e di un ex oratoriano. 

I salotti torinesi paiono essere arbitri dei nostri destini. E' facile oggi apparire 'democratici' e 'moderati': chi vorrebbe dichiararsi l'opposto?

Però quello che pare mancare a questi personaggi  sono quegli "ideali" - e soprattutto le "idee" che caratterizzavano con la sostanza dei "valori", delle "intelligenze" e delle "capacità" i nostri Amministratori di un passato che non si deve dimenticare.

I cittadini hanno il diritto di pretendere qualcosa di più che la costosissima mediocrità dell'ultimo trascorso.

Costosissima per l'effimero sfarzo di alcuni eventi ma soprattutto per le occasioni mancate, per le tante chiacchiere e l'emorragia di forze vitali che ha lasciato disoccupazione, disagi e pesanti incertezze oggi come per domani.

Per cui quando Renzi e Chiamparino affermano che "il PD - anche quando ci amministrava con simboli e alleanze diverse - ha sempre dato il meglio" suscitano per lo meno alcune perplessità.

Il 25 maggio prossimo, data delle elezioni regionali del Piemonte, sarà l'ennesimo banco di prova per ottenere quella fiducia accordata e che non ha finora ottenuto l'unanime consenso.

                                                                                     Gian Franco Billotti