Malattie sessualmente trasmesse

Parliamo di aids, come prevenire i comportamenti a rischio


Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno;

insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita. "Confucio"

Il 1 dicembre è la giornata internazionale contro l'aids.

La Sindrome da Immunodeficienza Acquisita, è una malattia del sistema immunitario umano causata dal virus dell'immunodeficienza umana (HIV). La malattia interferisce con il sistema immunitario, rendendo le persone colpite più vulnerabili alle infezioni, incluse le infezioni opportunistiche e i tumori che generalmente non colpiscono un sistema immunitario normale. Questa vulnerabilità aumenta con il progredire della malattia.L'HIV si trasmette in molti modi, ad esempio tramite i rapporti sessuali, trasfusioni di sangue contaminato e aghi ipodermici e tramite trasmissione verticale tra madre e bambino durante la gravidanza, il parto e l'allattamento al seno. Il virus e la malattia sono spesso indicati insieme come HIV/AIDS. La malattia è un importante problema sanitario in molte parti del mondo e la sua diffusione è considerata una pandemia.[Wikipedia] Nel 2009, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che vi siano 33,4 milioni di persone nel mondo che vivono con l'HIV/AIDS, con 2,7 milioni di nuove infezioni HIV all'anno e 2,0 milioni di decessi annuali a causa di AIDS.Secondo il rapporto UNAIDS 2009, in tutto il mondo vi sono state circa 60 milioni di persone contagiate sin dall'inizio della pandemia, con circa 25 milioni di morti e 14 milioni di bambini orfani nel Sudafrica. .Anche se i trattamenti per l'HIV/AIDS possono rallentare il decorso della malattia, non vi è cura conosciuta o vaccino contro l'HIV. Il trattamento antiretrovirale riduce sia i morti che le nuove infezioni, ma questi farmaci sono costosi e non sono disponibili in tutti i paesi.A causa della difficoltà nel trattamento delle infezioni da HIV, la prevenzione è un obiettivo chiave per il controllo dell'AIDS.

Prevenzione significa prima di tutto informazione. Sapere che si può morire a causa di un rapporto sessuale colpisce molto un adolescente che si sente invincibile e soprattutto escluso dal rischio di contagio.

L'educazione sessuale è il primo passo per prevenire, poiché soltando offrendo strumenti ai ragazzi è possibile responsabilizzare ad una sana vita sessuale.

La prevenzione parte dalle famiglie, questo è il luogo dove il bambino e poi il ragazzo si dovrebbe sentire a proprio agio e sereno, ovviamente un clima di apertura si costruisce nel tempo ascoltando il bambino fin dai orimi racconti, non sempre i genitori sanno come rispondere ai figli soprattutto alle domande imbarazzanti, ma la spontaneità in questo caso aiuta, in fondo dobbiamo raccontare delle cose che normalmente facciamo con il nostro partner. Ogni adulto, educatore, genitore deve guardarsi dentro e osservare la propria vita sessuale e relazionale per mettersi nella condizione di comunicare nel modo più sereno possibile.

Ad ogni età corrisponde una tematica piu' ricorrente, per esempio verso i 3/4 anni i bambini sono interessati al corpo del maschio, della femmina, di mamma e papà,  poi della nascita via, via dei rapporti tra le persone e nell'adolescenza dell'innamoramento e dei rapporti sesuali. Questo è il momento di parlare dei contraccettivi.

Il preservativo è l'unico contraccettivo che permette di prevenire le malattie sessualmente trasmesse, se usato nel modo corretto può salvare la vita. È per questo motivo che chiedo ai miei ragazzi nelle scuole se vale la pena morire per una serata di sesso, la risposta ovviamente è no.

Ma un rapporto sessuale è anche un atto di fiducia nei confronti del proprio partner e nel momento in cui si è costruita una relazione e magari un progetto, si cambia metodo contraccettivo, in questo caso l'atto di fiducia sta nel mettere la propria vita nelle mani dell'altro

In che senso? 

Paola è una mia paziente, sposata da 16 anni mamma di una ragazzina di 12. Un anno fa scopre di essere sieropositiva, non si da spiegazione, pensa al parto, alla sala operatoria, al secondo cesareo, "magari sono stata infettata li". Poi l'amara scoperta, anche il marito ha il virus, un regalo della donna con cui era stato qualche anno prima...

Dott.ssa Bossa Caterina Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale esperta in sessuologia terapeuta EMDR

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Articolo pubblicato il 22/11/2013