A “Porta Palazzo” regna l'abusivismo
Il mercato di Porta Palazzo

Illegalità e degrado affliggono il mercato

L'abusivismo non lascia vivere la città torinese. Dopo il caso di Borgo Dora, anche “Porta Palazzo” deve registrare questo problema. Non è una situazione presente da pochi giorni, ma una difficoltà che perdura ormai da anni.

A segnalare il disagio è la referente del ”Associazioni e Comitati Riuniti di Porta Palazzo”, Adriana Romeo (foto a lato).

 L'abusivismo del mercato è ben radicato, e si snoda in diversi punti. Non un giorno della settimana si salva da questa calamità.

Dal lunedì al sabato, in Piazza della Repubblica (luogo in cui è sito il mercato di “Porta Palazzo”), al margine del mercato ortofrutticolo, e la domenica durante lo svolgimento del mercato di libero scambio, di fronte al IV mercato alimentare sono presenti almeno una quindicina di ambulanti abusivi che vendono menta, latte, ciambelle, salame e pane conservato in borse di plastica appoggiate a terra, oppure esposto su banchetti improvvisati con qualche cassetta di legno recuperata ai margini del mercato.

Forse ancora peggiore quello che accade nelle domeniche e nei festivi; poiché in queste giornate, gli ambulanti abusivi occupano la tettoia del mercato dei casalinghi con banchi che misurano circa 2 metri in lunghezza ed espongono prodotti alimentari come il pane, la menta, salumi, latte, uova in precarie condizioni igieniche, ove spesso il pane è esposto in ceste che poggiano direttamente a terra, bevande non meglio identificate vendute in taniche di plastica da 5 litri. Già dalle prime ore del mattino si possono notare alcuni cartoni a terra che fungono da segna posti e che verranno rimossi dagli abusi al momento del loro insediamento.

Associazioni e Comitati Riuniti di Porta Palazzo” hanno fatto degli esposti alla Procura della Repubblica di Torino, affinché prendesse provvedimenti sia per quel che riguarda il mercato di libero scambio, sia per l'abusivismo nella vendita di prodotti alimentari.

Per quanto riguarda il primo, ciò che principalmente è stato portato all'attenzione delle autorità è: il numero dei venditori presenti che supera il limite concesso, il fatto che venga venduta merce nuova, che non venga mostrato il cartellino di riconoscimento, che la zona sia frequentata da spacciatori con annessi tossicodipendenti, e che i posti vengano occupati dagli abusivi molte ore prima.

Per quanto riguarda l'abusivismo dei prodotti alimentari, l'esposto denunciava principalmente le condizioni di esposizione e di mantenimento dei prodotti; veniva chiaramente evidenziato il poco riguardo per gli accorgimenti igienici, richiesti dal tipo di materiale in questione: alimenti appoggiati direttamente sull'asfalto, conservati in sacchi poco igenici o di dubbia provenienza, mantenuti sotto il sole per molte ore, in chiaro stato di deperimento.

Ci sarebbe da aspettarsi un intervento da parte del Sindaco di Torino. Ebbene, da quegli esposti sono passati quasi due anni, e la situazione è rimasta invariata. Come per altri drammi che riguardano il capoluogo piemontese, l'Amministrazione della città si è dimostrata (ancora una volta) sorda e cieca alle richieste di aiuto che arrivano dai torinesi.

Verrebbe da chiedersi quanto a lungo si possa andare avanti con questa situazione, e per quanto ancora i cittadini potranno tollerare questa assenza da parte di chi dovrebbe amministrare la città.

 

 



 

 


Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 11/08/2013