Polyplane e Samara: ecco i droni per prevenire gli incendi

Fonte: Altadefinizione.hdblog.it

Quando pensiamo ai droni, definiti come veicoli aerei senza equipaggio a bordo, immaginiamo che siano militari o che abbiano funzioni ludiche. Tuttavia, si sta sviluppando un nuovo tipo di drone: simile ad un aeroplano di carta e dal colore tipico dell’acero. Il suo obiettivo sarà quello si salvare le foreste dagli incendi.

Guidato da Paul Pounds della University of Queensland, un team di robotica ha creato due prototipi per registrare le condizioni atmosferiche in caso di incendio boschivo. Questi droni autosterzanti usa e getta sono essenzialmente moduli di sensori che possono indicare la possibilità di incendio.

disposable-uav-paper-plane-maple-seed-3

Il primo prototipo appare esattamente come un aeroplano di carta, solo che il drone in questione è fatto di materiale di cellulosa biodegradabile. Una volta distribuito da un aeromobile più grande, il cosiddetto Polyplane drone si orienta utilizzando le schede allegate nel retro di ogni ala. Un sistema di controllo a bordo fa in modo che il veicolo aereo vada a finire il più vicino possibile ad una zona di atterraggio prestabilita.

Il vantaggio di utilizzare questo sistema sta nel fatto che i circuiti possono essere stampati direttamente nel materiale simile alla carta e che i componenti chiave possono essere incollati anziché saldati. Aspetti che lo rendono pieghevole e leggero.

Fatto dello stesso materiale biodegradabile, il secondo prototipo imita il baccello del seme di acero. Soprannominato Samara, questo veicolo non può essere guidato come il Polyplane pur avendo un’elevata mobilità. D’altra parte, il suo design permette al sensore di “galleggiare” a terra, lasciando così l’elettronica indenne ed eliminando gli elevatissimi costi dei sistemi di atterraggio.

disposable-uav-paper-plane-maple-seed-2

Due soluzioni hi-tech per monitorare le condizioni atmosferiche dei boschi e per prevenire gli incendi ormai sempre più numerosi.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 06/08/2013