La Città Nascosta: mezzo milione di applausi

Grande successo per l'Anonma Fumetti e la Scuola Cottolengo

In questo fine settimana “La Città Nascosta” ha raggiunto la cifra record di 506.131 visitatori individuali (indirizzi IP) per 6 numeri (di cui 3 in inglese). Vuol dire una media di più di 84.000 visitatori per numero.

Il 3° numero in inglese è stato caricato da poco, ma quello che sorprende sono gli oltre 140.000 visitatori raggiunti dall’ultimo numero in italiano ( il 6°) in 56 giorni!

Gli appassionati che hanno seguito fin dall’inizio le pubbliczioni sanno che il sogno era il raggiungimento di 300.000 visitatori in 10 numeri (cifra ampiamente superata già col quinto numero).

Chi è più informato sull’editoria a fumetti non può non riconoscere che “La Città Nascosta” ha aperto una nuova strada. Internet è ormai un mezzo efficiente ed efficace per la valorizzazione del fumetto e, soprattutto, dei giovani talenti italiani, anche all’estero. Si pensi solo che i primi due numeri in italiano hanno raggiunto 68.561 visitatori, i corrispondenti in lingua inglese 99.159.

Questo “esperimento” può già considerarsi ampiamente riuscito. E i ringraziamenti dell’Anonima Fumetti e della Scuola Cottolengo a chi ha permesso tutto ciò sono ormai innumerevoli: l’Accademia Albertina che ha messo a disposizione sia l’intelligenza dei propri docenti che il talento dei propri studenti che sono cresciuti, in qualità grafica, numero dopo numero; tutti gli sponsor, ad iniziare dall’ Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte; i professionisti ed i volontari che ormai non si contano.

Ma ciò di cui sono più orgogliosi è di essere riusciti a diffondere messaggi di speranza e solidarietà. Non è facile, infatti, “far fumetto” con le storie reali del Cottolengo. Si tratta di esperienze in cui la solidarietà è quotidiana, senza grandi episodi, senza tensione (ciò di cui ha bisogno un fumettista). Ma è proprio questa la grandezza di un “miracolo” che si rinnova ogni giorno, senza chiasso, in silenzio. Di contro, proprio questa è stata la maggiore difficoltà: mettere nelle vignette gli elementi sequenziali e le atmosfere indispensabili per creare un fumetto e non solo un racconto. Ogni sceneggiatura è costata mesi di lavoro, con continue limature e riscritture. Mezzo milione di persone  hanno seguito e sostenuto il programma di lavoro:

"Cercheremo di non deluderli!" afferma il responsabile della Segreteria.

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 29/07/2013