L’AgCom delibera la bozza della riforma del copyright

La bozza dell’enforcement del diritto d’autore è stata approvata dall’Autorità garante delle comunicazioni (AgCom). Non c’è intento repressivo contro gli utenti del Peer-to-peer, bensì contrasto contro i pesci grossi della pirateria digitale. Parte la consultazione pubblica

Fonte: Itespresso.it

Meno repressione e più tutela dei contenuti digitali, prendendo di mira la “pirateria massiva”, i pesci grossi che violano con finalità di lucro, e non gli utenti finali del Peer-to-peer (P2p). La bozza della riforma del diritto d’autore dell’Autorità garante delle comunicazioni (AgCom) è stata approvata. Il nuovo schema di provvedimento che ora andrà in consultazione pubblica. L’AgCom delibera l’enforcement del copyright, proponendo la “rimozione selettiva o disabilitazione dell’accesso ai contenuti illeciti”, senza però censurare la libertà d’espressione. Nel contrasto ai siti che violano il copyright, prevalgono gradualità e proporzionalità. Il nuovo regolamento punta a tutelare la libertà su Internet e al tempo stesso a rendere sostenibile il mercato dei contenuti digitali, combattendo la pirateria e contrastando le “violazioni esercitate con finalità di lucro”.

La repressione, senza sconfinare in misure censorie e liberticide, avverrà solo quando viene segnalata un’opera pirata su un sito: prima verrà chiesto di rimuovere il contenuto illecito al titolare del sito; se il titolare non risponderà positivamente si aprono due strade: se il sito è ospitato su server stranieri, invece di bloccare l’indirizzo IP del sito estero – innescando la censura – i provider potranno modificare i sistemi Dns (Domain Name Server) per impedire l’accesso al sito, senza obbligare a Deep Packet Inspection, che violano il copyright; se il sito è ospitato in Italia, verrà chiesta la rimozione all’hosting provider italiano.

FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) approva la riforma: L’impostazione data dall’Agcom mi sembra in linea con l’obiettivo di colpire quelle iniziative illegali che danneggiano seriamente lo sviluppo dell’offerta digitale di musica” ha commentato il Presidente Enzo Mazza. E conclude precisando: “Oggi, con un mercato della musica online che sfiora in Italia il 40% e con un’offerta sempre più vasta, è fondamentale colpire la concorrenza parassitaria di portali abusivi. Su  questo principio l’azione di Agcom, con il potere di richiedere agli ISP la disabilitazione dei siti, ovvero il blocco, potrà risultare efficace.  Ad oggi, i siti bloccati in Italia dalla magistratura hanno avuto un calo di accessi di oltre l‘80%”.

Bene l’approvazione da parte di AGCOM della bozza di regolamento in materia di diritto d’autore online: questo potrebbe cambiare la storia dello sviluppo dell’economia digitale nel nostro Paese ha dichiarato Marco Polillo, presidente di Confindustria Cultura Italia (CCI), che riunuisce le sigle Aesvi, Afi,  Agis, Aie, Anes, Anica, Apt, Fem, Fimi Pmi, Univideo.  “Nelle prossime ore studieremo il testo e forniremo puntuali valutazioni nella fase di consultazione pubblica – ha concluso Polillo –. Mi sembra tuttavia che lo schema contenga tutti i presupposti per operare una seria, efficace e non invasiva azione di contrasto alla pirateria on line che consentirebbe l’inizio di una nuova era nello sviluppo dell’offerta legale di contenuti digitali”.

I principi chiave della bozza di provvedimento sono tre: la trasparenza del dibattito pubblico della bozza AgCom, per consentire la partecipazione di tutti gli stakeholder; l’aspetto educativo e dissuasivo (spiegare a chi scarica dal P2p che esistono alternative legali come YouTube e Spotify, per esempio); la promozione dell’offerta legittima, anche sostenendo nuove forme di licenze condivise e aperte.

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Articolo pubblicato il 26/07/2013