“Difendiamo le prerogative dell’ospedale di Asti ma senza lanciare allarmi ingiustificati”
Il Simbolo del Movimento

Laboratorio di analisi del Cardinal Massaia: Rosanna Valle (Progett'Azione) chiede all’assessore Cavallera l’attivazione di un confronto politico-tecnico

L’ipotesi di razionalizzazione degli esami di diagnostica specialistica attualmente effettuati nella laboratorio di analisi del Cardinal Massaia di Asti si inserisce nel contesto più ampio della riforma sanitaria piemontese.

 

"Fermi restando gli obiettivi del progetto di riorganizzazione e razionalizzazione della sanità pubblica impostato dalla Giunta regionale - afferma il Consigliere regionale Rosanna Valle - ritengo che sia indispensabile puntare all’ottenimento del miglior servizio per i cittadini ai minori costi, difendendo nel contempo le prerogative dell'ospedale astigiano e le esigenze del nostro territorio, ma senza lanciare allarmi ingiustificati, com’è purtroppo avvenuto anche nel più recente passato".

 

"Tutte le decisioni assunte dalla Regione in materia di sanità - conclude Valle -  necessitano della massima attenzione e di un’ampia condivisione, anche a livello territoriale, pur senza mettere in discussione l'impianto complessivo della riforma. È necessario dunque, in un’ottica di riorganizzazione, scegliere i servizi più attrezzati e tecnologicamente più avanzati, valutando dov’è opportuno concentrare gli investimenti al fine di razionalizzare al meglio le prestazioni erogate. Entrando nel tema specifico del laboratorio di analisi dell’ospedale Cardinal Massaia, che visiterò nella mattinata di venerdì 26 luglio, informo che mi attiverò, nella competente Commissione regionale di cui faccio parte, affinché l'assessore Cavallera sviluppi una consultazione politico-tecnica sulla materia, informando puntualmente i consiglieri regionali e le istituzioni del territorio  sui progetti di riorganizzazione, raccogliendo le osservazioni puntuali della Commissione sulla materia al fine di assicurare la massima trasparenza alle deliberazioni che si andranno ad adottare".

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 24/07/2013