Regione Piemonte - Assestamento di bilancio
L'Aula del Consiglio regionale del Piemonte

Risparmi per 10 milioni in Consiglio

"Nel 2012 il Consiglio regionale del Piemonte ha risparmiato oltre 10 milioni, come risulta dalla proposta di delibera dell’Udp per l’assestamento al bilancio dell’Assemblea. Con un ordine del giorno chiederemo, quindi, alla Giunta regionale di destinare i nostri risparmi alle politiche sociali, alla cultura e allo sport. Da parte nostra abbiamo ridotto indennità, viaggi, missioni, costi per il personale e di gestione".

Così ha dichiarato il presidente dell’Assemblea, Valerio Cattaneo, a margine della seduta del Consiglio regionale nella mattinata del 16 luglio. 
 

Poco dopo l’assessore al Bilancio, Gilberto Pichetto, ha illustrato il disegno di legge di assestamento al bilancio nella riunione della I Commissione Bilancio, presidente Angelo Burzi. 
 

In base agli accordi presi a Roma, per evitare il commissariamento della Regione, l’assessore ha affermato la necessità di rispettare il piano di rientro per evitare che ogni anno si generino 500 milioni di deficit da parte della sanità regionale.

Con decreto, il presidente della Giunta ha disposto la copertura integrale, tramite anticipo al 2013 di 545 milioni di euro di spese previste sul 2014, delle mancate reiscrizioni di impegni in ambito sanitario cancellati in esercizi precedenti.

Con riferimento al 2013 le previsioni di entrata vengono incrementate di 357 milioni. Per le previsioni di spesa 2013, la parte preponderante riguarda il parziale riassorbimento del disavanzo 2012 per 447,7 milioni, coerentemente con le previsioni di incasso relative alle anticipazioni di liquidità di cui al decreto per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione. 
 

Ha aperto il dibattito Aldo Reschigna (Pd) che dopo aver criticati in vari punti il provvedimento, in particolare nelle politiche sociali, ha chiesto

“di programmare delle consultazioni in quanto il testo non corrisponde agli impegni assunti. Non capiamo poi come si possano incassare oltre 700 milioni di euro di ritorno da Finpiemonte”.

Mauro Laus (Pd) si è associato al suo capogruppo asserendo che l’azione dell’Esecutivo

“sta declassando i diritti esigibili a partite sociali”.

Anche Gianna Pentenero (Pd) ha criticato

“le mancate promesse del responsabile della Sanità, Ugo Cavallera, in merito alle politiche sociali, oltre alla gestione confusa delle borse di studio”. Davide Bono (M5S) ha aggiunto la richiesta di “chiarimenti tecnici” su vari punti concernenti le politiche sociali, i trasporti e la sanità.

Burzi, quale esponente del gruppo di Progett’Azione, ha espresso apprezzamento per la parte delle entrate ma ha dichiarato insufficienti i provvedimenti di contenimento delle uscite, in particolare su personale e partecipate.
 

Luca Pedrale ha evidenziato

“l’ottimo risultato concernente l’avvio delle procedure dei pagamenti dei debiti alle imprese”

ed ha criticato

“l’atteggiamento dell’opposizione compresa, la richiesta di consultazioni a fronte del poco tempo disponibile”.




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Articolo pubblicato il 17/07/2013