Sicurezza 7/7: Skype nel mirino di NSA, Estate sicura

Fonte: Itespresso.it

Skype nel mirino di NSA: il Guardian riporta che Microsoft avrebbe cooperato con l’intelligence statunitense permettendo alla National Security Agency (NSA) di monitorare le comunicazioni su Skype. I tentacoli di PRISM si allungavano su email e chat: secondo Snowden, Microsoft avrebbe aiutato la NSA a bypassare il proprio sistema di cifratura dei dati per consentire a NSA di accedere alle chat online di Outlook.com; per avere accesso alle caselle email di Outlook.com, comprese quelle su Hotmail; per facilitare l’accesso ai dati conservati sul servizio di cloud storage di SkyDrive; avrebbe collaborato per individuare i rischi legati agli indirizzi email “alias”; nell’ultimo anno Skype avrebbe permesso a NSA di raccogliere contenuti video e audio delle chat e videochat tra gli utenti.

Alle aziende conviene cifrare le email con Pgp, utilizzare Silent Circle, Off-the-Record Messaging per gli instant messaging. L’acquisizione di Skype venne accompagnata da una centralizzazione del servizio: l’addio all’architettura peer-to-peer (P2p) per abbracciare i server di Microsoft, ha facilitato il lavoro di NSA.

Nel transparency report del 2012, Microsoft not ha divulgato richieste da Skype, ma parla solo di richieste della polizia e non degli ordini segreti del FISA.

Per eludere Prism PirateBay ha lanciato Heml.is, un’app di messaggistica che cripta e rende illeggibili i messaggi scambiati tra gli utenti. Grazie alla crittografia “end to end”.

Estate sicura con ZoneAlarm: La divisione consumer di Check Point Software Technologies, ZoneAlarm, offre alcuni consigli per un’estate sicura. Non condividete i vostri piani di viaggio su siti di social networking come Twitter e Facebook, per evitare visite non gradite di ladri e chhanno approfittato della vostra assenza annunciata pubblicamente per servirsi dei  vostri effetti personali.
Se desiderate inviare aggiornamenti in tempo reale, assicuratevi che solo i vostri amici e contatti fidati possano vedere i vostri post. Conviene raccontare in pubblico un viaggio, una volta tornati.

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Articolo pubblicato il 13/07/2013