Campi zingari tra Corso Rosselli e Corso Racconigi

Torino: rispetto per ogni cultura, ma non per la cultura degli incivili

Facciamo un salto indietro nel medioevo. Allora i barbari saccheggiavano i villaggi, distruggendo, depredando e riducendo tutto in cenere…mentre i potenti stavano a guardare indifferenti dalle torri dei loro ben difesi castelli.

Oggi, come allora, nell’area della rotonda tra corso Rosselli e Corso Racconigi piombano gruppi di zingari di passaggio.

Tutto è ridotto ad un campo di battaglia. I “civili” occupanti hanno appena abbandonato la zona che subito topi e volatili la fanno da padroni rosicchiando e planando indisturbati fra l’immondizia sparsa ovunque. Si può vedere di tutto: dai pannolini ad ogni tipo di vestiario, dalle bottiglie di birra a residui di alimenti, persino un malridotto cuscino insieme ad un materasso giacciono a terra.

E il Comune? Il Comune guarda e nulla fa!

La misura è colma per i cittadini che vivono e lavorano in questa piazza, cioè per quella parte di popolazione rispettosa delle regole e vessata ogni giorno da tasse e inutili grane burocratiche che vedono a pochi passi da loro una comunità di individui incuranti di tutte le norme imposte dal vivere civile.

L’elenco delle lamentele è lungo e la rabbia cresce, anche perché ormai è da molti anni che il problema persiste e gli zingari si fanno sempre più audaci.

Arrivano con i loro super-accessoriati camper e, si fa per dire, piantano le tende per circa un mese, poi ripartono lasciando a terra di tutto e di più. Questo sotto gli occhi e nella totale indifferenza delle istituzioni che anzi, oltre ad avvallare la situazione, la incentivano accompagnati da ogni genere di associazioni che spuntano come funghi celerissimi nello spiegare ogni sfaccettatura della “cultura gitana”.

Già la cultura degli incivili!!!

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Articolo pubblicato il 12/07/2013