Il Parlamento europeo indagherà su Prism

Il Parlamento europeo ha approvato l’apertura di un’indagine su Prism. L’inchiesta si concluderà entro fine dell’anno, quando i risultati saranno presentati all’Europarlamento

Fonte: Itespresso.it

Con 483 voti a favore (98 contrari e 65 astenuti), l Parlamento europeo ha concesso semaforo verde all’apertura di un’indagine su Prism, il programma di cyber snooping, sorveglianza e spionaggio messo a punto dalla statunitense National Security Agency (NSA). Dell’indagine si occuperà la commissioni delle Libertà Civili, e avrà un occhio di rigardo allo spionaggio dei ministri dei governi della UE. L’inchiesta si concluderà entro fine dell’anno, quando i risultati saranno presentati all’Europarlamento.

Ma non esiste solo il programma PRISM: anche l’Italia, la Gran Bretagna, la Svezia, l’Olanda e la Francia hanno simili programmi nazionali (quello UK si chiama Tempora ed è portato avanti dal GCHQ).

L’altro ieri erano emersi dettagli sugli accordi di NSA con le Telco straniere: esistono cellule aziendali interne in grado di accedere alle principali infrastrutture in fibra ottica, per rendere globale la rete di sorveglianza. La rete planetaria utilizzerebbe i cavi sottomarini in fibra per rastrellare dati.

Adesso il Parlamento europeo annuncia di voler proteggere i cittadini della UE da programmi come PRISM e vuole varare riforme per proteggere i whistleblower come Edward Snowden. Se gli USA si rifiuteranno di co-operarare, la Commissione europea minaccia di riconsiderare le relazioni commerciali con gli USA, mentre si discute del nuovo trattato di libero scambio Usa-UE, un trattato che va a vantaggio soprattutto del Vecchio Continente.

A ininizio giugno, dopo lo scoppio del caso, Viviane Reding aveva scritto una lettera all’avvocato generale degli USA, Eric Holder, per ottenere risposte chiare sul caso Prism. Il Council of Europe aveva avvertito gli Stati membri dell’Unione europea (UE) di potenziali abusi dei diritti umani. Reding, nella lettera, parlava di “schema di condivisione dati” a proposito di Prism, che potrebbe aver un impatto sui diritti fondamentali dei cittadini europei. Com’è noto, la normativa sulla Privacy in Europa è molto più stringente che negli USA.

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Articolo pubblicato il 10/07/2013