“Progetto ex Chiesa Parrocchiale di Usseglio”

Mostra personale dello scultore Gabriele Garbolino Rù

Alberto Tazzetti, dinamico Presidente degli Amici del Museo Civico Alpino di Usseglio, ha invitato lo scultore Gabriele Garbolino Rù ad allestire una mostra personale nella ex Chiesa Parrocchiale di Usseglio, uno spazio che già da qualche tempo viene usato per iniziative culturali come mostre ed esposizioni.

 

Questa mostra, che Garbolino preferisce denominare “Progetto”, assume una particolare valenza anche emotiva, visto che lo scultore proviene da una famiglia originaria della Valle di Viù.

Sempre cortese e disponibile con la “stampa”, Garbolino ci ha anticipato le sue idee per la realizzazione di questo suo “Progetto”.

 

"La prima sensazione che ebbi entrando in quello spazio fu di un ambiente carico di storia, affascinante, ma rimasto inesorabilmente vuoto per lo spopolamento di quelle zone. Sembravano andati via tutti, anche i Santi dalle loro nicchie, si poteva intervenire lasciando una rispettosa traccia narrativa.

 

"Di primo acchito dunque deve permanere una sensazione di spazio lasciato vuoto, non si deve percepire immediatamente la presenza delle sculture che diventano, ad un’indagine più attenta, i personaggi del racconto.

 

“Entrando, sul lato destro, si intravedono le casse dei migranti pronti a partire che trasportano i loro occhi aperti sul mondo ma anche carichi di nostalgia per ciò che inesorabilmente viene lasciato (sculture in marmo bianco “Visage”).

Proseguendo con lo sguardo, risulta più evidente la scultura “Domus”, composta da tre blocchi marmorei sovrapposti, anche loro su casse per trasporto merci, a simboleggiare il legame monolitico della famiglia di appartenenza.

 

Sul lato di sinistra, illuminati dalla morbida luce radente della finestrina, a ridosso dell’Altare, abbiamo il “Coro”, realizzato in marmo rosa del Portogallo, che narra di chi lì ha vissuto.

 

Nella nicchia ad arco, sulla destra guardando l’Altare, ci si riappropria dello spazio con la figura epica, in bronzo di un uomo maturo che guarda verso il coro - il ricordo - e crea un ponte generazionale con la figura leggera, in cartapesta, dell’adolescente, all’interno della monumentale cornice lignea della navata di destra che guarda verso il portale d’ingresso.

 

Fulcro dell’intero intervento è il ritrattino di bambina in marmo rosa che si trova  su di una robusta mensola in legno, delicata speranza di rigenerazione.

 

Il tutto nella stupenda cornice della Chiesa stessa".

 

L’inaugurazione avverrà sabato 6 luglio, al pomeriggio ed è prevista l’apertura al pubblico per tutto il periodo estivo.

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 06/07/2013