In questi giorni la Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia, sta prendendo decisioni alquanto discutibili.

La Giunta Serracchiani, con una delibera proposta dall'assessore Telesca, ha recepito le indicazioni della Conferenza Stato-Regioni nella quale  si da l'accesso alle cure alla popolazione straniera. Invece l'assessore Santoro si sta impegnando nel garantire l'accesso al credito per la prima casa per le coppie gay.

Queste idee non fanno altro che fomentare un disagio sociale già teso:

"Siamo in una situazione di stallo - dice Cortese -  che potrebbe sfociare in malumori della popolazione. In entrambe le situazioni si tenta di forzare la mano sulla discriminazione, ma questo non è assolutamente vero. Per l'assistenza sanitaria la situazione è molto delicata, molti degli stranieri presenti sul territorio non hanno mai contribuito alle casse della regione, ed i cittadini che hanno pagato e pagano le tasse si sentono presi in giro. Passando alla questione di accesso al credito per la prima casa, l'assessore dimentica che in Italia non sono state ancora riconosciute le unioni gay, quindi invece di fare demagogia si impegnassero per risolvere i problemi dei cittadini Friulani".

"Noi di Alternativa Tricolore - ribadisce il Segretario Nazionale - chiediamo ufficialmente al Presidente Serracchiani di fare un passo in dietro su queste situazioni, non si può continuare a tartassare una parte dei cittadini e coccolare l'altra, parte che quando più gli aggrada si appella alla discriminazione. Sicuramente dopo queste parole saremo attaccati come xenofobi ed omofobi, ma la cosa non ci tange visto che chiediamo rispetto per tutti e che in queste situazioni vediamo solo “italianofobia” ed “eterofobia”, potremmo essere ora noi a passare da discriminatori a discriminati".