I nuovi dettagli su Prism

Centomila obiettivi di sorveglianza attiva. Monitoraggo in tempo reale. Che cosa emerge dalle nuove slide sul caso Prism

Fonte: Itespresso.it

Da quanto ha pubblicato The Washington Post, pare che Prism sia in grado di monitorare email e contenuti archiviati in tempo reale. Dalle nuove slide sul caso Prism, ammontano a centomila gli obiettivi di sorveglianza attiva. Le slide, apparse sul quotidiano, confermano quanto raccontato dal whistleblower Edward Snowden: il programma di sorveglianza statunitense consentiva a NSA e FBI di effettuare il monitoraggio in real-time di email e instant messaging, anche se ancora non è chiaro conoscere quali provider. In origine si era parlato di Microsoft, Yahoo, Google, Facebook, PalTalk, YouTube, Skype, AOL ed Apple: ma ancora mancano conferme. Tuttavia, secondo Cnet, le nuove slide smentirebbero quanto hanno dichiarato Google, Apple, Yahoo! e Microsoft. Le aziende dell’IT avevano negato di aver partecipato al programma.

Il Post afferma che “a seconda del provider, l’NSA può ricevere notifiche Live quando un obiettivo si collega o invia un’email, testi o chat vocale“. The Washington Post conferma “apparecchiature governative” su “proprietà aziendali”. Ma ancora non è chiaro come funzioni Prism.

Una slide mostra come i dati siano collezionati dall’unità “interception” dell’FBI installata sulle aziende coinvolte e passati ai “clienti” presso NSA, FBI o CIA. Quando si sono unite le aziende al programma? Microsoft nel settembre 2007, seguita da Yahoo! sei mesi dopo e da Google a inizio 2009. Invece Facebook a marzo 2009, mentre Apple si è unita al programma per ultima ad ottobre. Google e Microsoft, insieme ad altre aziende, hanno reso note le richieste totali ricevute sotto il Foreign Intelligence Surveillance Act (Fisa).

A giugno il Washington Post, che aveva scritto di accesso diretto ai server, ha negato lo sfruttamento di backdoor. Domenica The Guardian ha affermato che l’intelligence USA spia le missioni diplomatiche della UE. Ma per la stampa USA è illegale mettere sotto sorveglianza milioni di cittadini Usa, non potenti ed influenti stranieri.

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Articolo pubblicato il 01/07/2013