Un portale per insegnare l’Italiano

Il Governo ha annunciato l'apertura del "grande portale della lingua italiana", uno strumento pensato per favorire gli stranieri presenti sul territorio

Fonte: Webnews.it

Un portale per stranieri, specificatamente per stranieri, ma che non pochi consiglieranno anche agli italiani più “lascivi” sulle regole della nostra lingua: è italiano.rai.it (“Il grande portale della lingua italiana“), il nuovo portale pensato per offrire gli strumenti necessari per l’apprendimento della lingua italiana.

Il portale è stato realizzato dai ministeri dell’Interno, dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur) e da Rai Educational. Spiega il Governo nel proprio annuncio ufficiale: «Cofinanziato dal Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi (Fei), il sito è un’utile opportunità per apprendere l’italiano di base e avvicinarsi ai principi della Costituzione e condividerne valori, diritti e doveri e per comprendere i vari aspetti della vita civile del Paese nel quale si è scelto di vivere». Un portale per l’integrazione, insomma, che fa dell’apprendimento della lingua un elemento centrale nel processo di avvicinamento al paese.

Le “lezioni” sono divise in unità e queste ultime sono ordinate in 4 livelli (A1, A2, B1 e B2). Disponibili inoltre strumenti di autovalutazione, un dizionario enciclopedico, la storia della lingua ed una guida pratica al test per gli stranieri.

La sezione dedicata alla cultura civica e vita civileaiuta gli adulti stranieria raggiungere e consolidare una partecipazione attiva e responsabile nella quale la conoscenza della lingua italiana e della cultura civica diventano strumento di acquisizione della cittadinanza attiva. Tale sezione tiene conto delle linee guida per la progettazione della sessione di formazione civica e di informazione elaborate dal MIUR.

Le guide sono disponibili sia in formato testuale che a video su player RaiEdu. La semplice analisi delle guide ben esplica quanto complesso sia l’apprendimento della lingua per quanti non abbiano a disposizione corsi ed istruzione particolare: lo strumento sembra poter dunque fornire gli strumenti basilari per quanti sarebbero altrimenti tagliati fuori da un normale e più rapido percorso di avvicinamento alla lingua, alla cultura ed all’integrazione.



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Articolo pubblicato il 28/06/2013