Assoprovider: Abolito il patentino installatori per le reti di Tlc

Finora i citaddini rischiavano sanzioni da 15.000 a 150.000 euro per aver collegato da sé il proprio router Adsl ai computer in azienda. L’abolizione è una vittoria di Assoprovider

Fonte: Itespresso.it

Il governo Letta ha finalmete concluso l’iter iniziato dal governo Monti, cancellando l’impianto legislativo che metteva a rischio ogni cittadino di essere multato con sanzioni da 15.000 a 150.000 euro per aver collegato da sé il proprio router Adsl ai computer in azienda. Il Decreto Legislativo 26 ottobre n° 198, infatti, era un macigno sulla via della liberalizzazione del settore. Assoprovider, l’Associazione provider indipendenti, da anni era impegnata nella cancellazione del decreto legislativo che aveva sancito l’obbligatorietà del patentino degli installatori rendeva di fatto illegale la maggior parte delle reti di computer private. Dichiara Dino Bortolotto, presidente di Assoprovider: «Se il “decreto del “Fare” ha scontentato chi si attendeva qualcosa di innovativo nel campo dell’economia digitale, bisogna riconoscere che ha rimosso un provvedimento legislativo che, per diversi anni, ha impedito una reale e libera concorrenza nel settore degli impianti di networking, con il risultato di avvantaggiare un ristretto gruppo di aziende a discapito della moltitudine di operatori del settore e dei cittadini».

Assoprovider ringrazia per l’abolizione avvenuta, e promette di collaborare anche in futuro a favore del libero mercato e dello sviluppo delle imprese, di ogni dimensione: «Assoprovider nella sua lunga storia ha spesso portato alla luce le incongruenze di un Paese in cui troppo spesso si parla di liberalizzazioni ma che nella realtà non si agisce in questa direzione, mantenendo schemi di un economia passata che bloccano e burocratizzano, nel peggiore dei modi, specifici settori economici -continua Bortolotto-. Nel caso del DL 198, la nostra Associazione ha ottenuto una meritata vittoria, grazie alla caparbietà con cui da sempre ha combattuto per evidenziare le incongruenze presenti di alcune leggi e codici in materia di libero mercato e telecomunicazioni». Dai primi comunicati del 2006 fino alla forte presa di posizione successiva alla pubblicazione della relazione ai risultati della consultazione pubblica dell’Aprile 2011, documento nel quale pur venendo evidenziate le forti criticità non si smantellava l’impianto regolamentare del DL 198 senza sostanziali recepimenti delle osservazioni ricevute.
Il portale TRIS della Commissione Industria della Comunità Europea(portale della regolamentazione tecnica europea) ha permesso di ottenere il documento finale dell’impianto regolamentare e portarlo all’attenzione della classe politica, dapprima ai ministri del Governo Monti che, di fatto, ha avviato l’iter per l’abolizione, bloccandone l’esecutività evitando la pubblicazione in G.U. prevista per Maggio 2012 e poi inserendolo all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio dei ministri nel dicembre 2012.

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Articolo pubblicato il 28/06/2013