Torino “prende il volo”

Dai portici del centro ai parchi giochi più periferici i soli a spiccare il volo sono i sempre più numerosi piccioni

Il notevole aumento nelle aree cittadine delle colonie di piccioni (una coppia può avere fino a 12 piccoli all’anno) sta creando molti problemi gravi per la situazione igienico-sanitaria ma anche rovinosi per l’arredo urbano. Si pensi infatti ai costi per le operazioni di pulizia, manutenzione e restauro di edifici pubblici e privati deturpati dagli escrementi di questi troppi volatili.

A poco sembra essere servita l’ordinanza prevista il 2 maggio del 2005 dal Comune di Torino, in cui si riporta:

“Si fa divieto di alimentare i piccioni ad una distanza inferiore ai 100 metri dai luoghi frequentati da soggetti particolarmente a rischio e precisamente: ospedali, altre strutture di ricovero e cure sanitarie (es. case di cura e di riposo, ambulatori medici) asili nido, scuole per l’infanzia e scuole elementari, aree giochi per i bimbi.”

Già, perché l’origine e l’incremento di questo annoso problema può essere imputato, come al solito, al poco senso civico dei torinesi stessi. Rifiuti alimentari lasciati ovunque, escrementi di cani non raccolti e anche avanzi di cibo buttati da mani pietose alimentano questi uccelli in modo sbagliato incrementando in loro malattie che, attraverso gli escrementi, possono essere dannose anche alla nostra salute.

Livia R., una mamma preoccupata per il suo bambino, ci dice “Ho sempre portato a giocare mio figlio ai giardini sotto casa ma ora non so più se faccio bene. Mai come quest’anno, con l’arrivo della primavera, i piccioni si sono fatti numerosissimi e molto poco paurosi; sporcano i giochi e molte volte, se sostiamo all’ombra degli alberi, rischiamo dei “bombardamenti” poco piacevoli in testa e sui vestiti”.

Il Comune attua ogni anno un programma per il controllo della proliferazione di questi volatili, tramite somministrazione di mangimi antifecondativi, ma solo per la zona del centro come al solito la periferia è lasciata a se stessa.

Non rimane che rimetterci al buon senso della cittadinanza non solo per segnalare i problemi ma anche per invitare i maleducati ad atteggiamenti più rispettosi.

Il sogno è una città più pulita per il bene di tutti noi e anche……dei piccioni.

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Articolo pubblicato il 26/06/2013