Antitrust, editori europei contro Google: l’indagine UE deve proseguire

Gli editori chiedono al Commissario UE per la Concorrenza, Joaquin Almunia, di proseguire nella procedura di abuso di posizione dominante aperta contro Google in sede UE

Fonte: Itespresso.it

Gli editori europei, riuniti nell’European Publishers Council (EPC), non hanno accettato le proposte di Google, ma le hanno rigettate giudicandole inadeguate. Fra gli editori c’è anche la Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG): chiedono di procedere con le multe se Google non cambierà rotta. Ma Google non intende apportare modifiche, perché, come ha spiegato Amit Singhal, senior vice-presidente di Google, regole stringenti per correggere problemi di concorrenza “frenerebbero i progressi compiuti nella ricerca online“, ostacolando l’innovazione e la trasformazione dell’industria.

Google aveva già lanciato le sue proposte ad aprile: il pacchetto di concessioni comprende una chiara divisione fra i prodotti dell’ecosistema Google e la concorrenza, per evitare l’eventuale condanna di abuso di posizione dominante. Google  è stata accusata di comportamenti anti competitivi. Il motore di ricerca aveva concesso agli avversari una posizione rilevante e proposto di etichettare i propri prodotti, rendendoli riconoscibili rispetto ai rivali. Tuttavia Microsoft, il francese Foundem e altri 10 concorrenti di Google hanno ritenuto inaccettabili le proposte di Google. Google ha sempre promesso piena cooperazione con la Commissione europea. Ma adesso arriva il no congiunto di centinaia dei maggiori editori europei di giornali quotidiani e periodici e le loro associazioni di categoria a livello europeo e nazionale.

Gli editori, dopo aver rigettato le proposte, chiedono di adottare uno “Statement of Objections“, passo preliminare per il proseguimento dell’indagine europea dell’Antitrust.  Gli editori chiedono al Commissario UE per la Concorrenza, Joaquin Almunia, di non bloccare, ma al contrario proseguire, nella procedura di abuso di posizione dominante aperta contro Google in sede UE. Google, dopo aver chiuso il contenzioso con l’Antitrust USA, rimane sotto pressione nell’Unione europea: non solo in tema di Antitrust sui servizi concorrenti, ma anche sul Mobile con Android. Senza contare gli altri campi minati, tuttora aperti: il dossier fiscale; la guerra con gli editori, che si sentono “cannibalizzati” dall’aggregatore Google News.

Google in Europa ha un market share del 90%, contro il 70% negli USA. Se Google non ottempererà alle richieste dell’Antitrust UE, rischia una multa fino al 10% del fatturato. Dunque, la sanzione potrebbe essere stratosferica: fino a 4 miliardi di dollari.

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Articolo pubblicato il 26/06/2013