Lettera aperta agli Onorevoli Boldrini e Kyenge
Il Simbolo del Movimento

La propone Luigi Cortese, Segretario Nazionale di Alternativa Tricolore

Nell'Ottobre del 2010 la Cancelliera Tedesca Merkel ha rilasciato una dichiarazione insolita che lasciò un po' stupiti i media Tedeschi e non solo:

“Il modello multietnico tedesco è fallito. Fallito perché le maggiori comunità di immigrati non tendono ad integrarsi con la cultura ed i valori tedeschi, fallito perché si pensava ad ondate temporanee e a ritorni nei paesi natali. La cosa divertente però è che gli stranieri sono ancora benvenuti, perché fondamentali in alcune tipologie di lavori, perché c'è sempre bisogno di manodopera per incrementare la produttività di alcuni settori, perché la popolazione locale non basta o non risulta abbastanza per determinati impieghi.”

Solo pochi mesi prima il Presidente Tedesco celebrava la multietnica nazionale tedesca, di giovani ed immigrati, che poteva puntare a vincere il torneo e che comunque lanciava un messaggio chiaro di integrazione e coesione, ribadendo che lui era il Presidente di tutti anche delle minoranza. Ed invece è un fallimento.

Ed è stato un fallimento anche in Belgio, perché la stessa affermazione venne poi ripresa anche dall'allora Primo Ministro belga Yves Leterme, che si trovava d'accordo con la Merkel dichiarando:

“le politiche di integrazione non hanno funzionato come previsto.”

A Bruxelles si possono incontrare comunità di mezzo mondo, ognuna con la sua fetta di città caratterizzata, o per meglio dire ghettizzata.

"Noi di Alternativa Tricolore - afferma Luigi Cortese -  chiediamo pubblicamente alla Presidente della Camera dei Deputati Onorevole Laura Boldrini ed al Ministro per l'Integrazione Onorevole Cécile Kyenge di rivedere le loro battaglie per l'integrazione a tutti i costi dei migliaia di immigrati presenti sul suolo Italiano, senza perdere di vista tutti gli atti criminosi di cui si stanno rendendo protagonisti. La lotta per lo “IUS SOLI” tanto richiesto dalle forze politiche di sinistra non è altro che una bomba sociale pronta ad esplodere. Gli italiani sono stanchi di vedere calpestati i propri diritti in nome di quell'integrazione che non ci sarà mai, il popolo chiede di poter vivere e non sopravvivere, tutto questo sta montando una situazione di disagio sociale pericolosa, il Governo Italiano deve proteggere e curare i cittadini che per anni hanno contribuito con il pagamento di tasse al mantenimento della Nazione e al pagamento degli stipendi dei Politici".

 

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Articolo pubblicato il 22/06/2013