Fonte: Itespresso.it

Oggi alla Camera dei deputati a Roma verrà presentato il nuovo servizio LIA – Libri Italiani Accessibili, per rendere gli e-book accessibili anche a chi non vede. Il progetto, realizzato dall’Associazione Italiana Editori (AIE), vuole ampliare la presenza sul mercato di e-book disponibili per le persone non vedenti e ipovedenti.

Da oggi il servizio mette online un catalogo di libri digitali accessibili. La presentazione è in programma, con il patrocinio della Camera dei deputati, a partire dalle 9.30 nella Sala delle Colonne di Palazzo Marini (via Poli 19). Interverranno, coordinati dal direttore di radio Rai 3 Marino Sinibaldi, il presidente AIE Marco Polillo, il presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Tommaso Daniele e la dirigente del Ministero per i Beni e le Attività culturali Rossana Rummo.

Il servizio LIA è stato definito dall’agenzia ONU per i disabili (G3ICT) tra i più interessanti casi in cui la tecnologia è stata messa al servizio dell’accessibilità. Interverrà George Kerscher, presidente IDPF (International Digital Publishing Forum) e Segretario Generale Daisy Consortium, esperto sui temi dell’accessibilità per l’editoria e insignito dal presidente Obama del titolo di “Champion of Change 2012”, una delle massime onorificenze USA per chi si occupa di tecnologie. A Cristina Mussinelli, direttore scientifico di LIA, assieme a Mario Barbuto, direttore dell’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza spetterà il compito di mostrare il vero e proprio funzionamento del servizio, mentre Stefano Mauri, presidente del Gruppo editoriale Mauri Spagnol, illustrerà il punto di vista di un editore su come cambiano i processi produttivi all’interno di una casa editrice che decide di realizzare i propri libri digitali per tutti, seguendo le linee guida LIA.

Il servizio LIA – Libri Italiani Accessibili, è un progetto dell’Associazione Italiana Editori (AIE), realizzato con la collaborazione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, e finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, all’interno del “Fondo in favore dell’editoria per ipovedenti e non vedenti”.