“I Piemontesi invisibili. Il caval donato degli emigranti”
La copertina

La presentazione del libro di Donato Bosca è stata occasione di confronto fra studiosi dell’emigrazione piemontese

Venerdì 14 giugno, presso la Famija Turinèisa, è stato presentato il volume “I Piemontesi invisibili. Il caval donato degli emigranti” scritto da Donato Bosca, per raccogliere in trecento pagine testimonianze, documenti e numerose fotografie che raccontano l’emigrazione piemontese negli Stati Uniti d’America.

 

Dopo la presentazione della Signora Daniela Piazza, Presidente della Famija Turinèisa, Donato Bosca ha spiegato di aver usato la definizione di “invisibili” per i Piemontesi emigrati negli Stati Uniti perché questi hanno sempre preferito restare nell’ombra, evitare lo stereotipo negativo dell’italiano “criminale” e “pelandrone”. Sempre per questo motivo non si sono opposti a modifiche e storpiature dei cognomi che venivano ad assumere un suono più “inglese”.

 

Questo li differenzia notevolmente dai Piemontesi emigrati in Argentina e nell’America del Sud. Le ricerche risultano perciò meno agevoli e Bosca ha ricordato l’importante ruolo di John Bongiovanni, discendente di emigrati di Mango che vive negli Stati Uniti, nella ricostruzione della vicenda del proprio nonno omonimo, Donato Bosca, del quale possedeva soltanto una foto scattata nel 1906 a Filadelfia (Pennsylvania). 

 

Alle vicende familiari, Bosca ha unito altre storie di emigrati Piemontesi, in primo luogo di Mango e di paesi vicini, ed anche del Piemonte in generale. Sono storie ricostruite grazie a documenti d’archivio (fondamentale quello di Ellis Island, principale punto d’ingresso degli immigrati), interviste ai discendenti, lettere e diari: il figlio Enrico ha letto alcuni passi molto significativi dal diario di Pietro Jon, di Piedicavallo (Biella), emigrato prima a Torino, nel 1878 come lavorante stagionale, e poi negli Stati Uniti, ai primi del Novecento.

 

In questa occasione, Donato Bosca ha voluto confrontarsi con gli amici Mario Dallocchio e Giancarlo Libert, anche loro studiosi di vicende dell’emigrazione piemontese, sulle motivazioni e sui risultati delle ricerche intraprese.

Mario Dallocchio, nativo di Salogni, in Val Curone (Alessandria) e migrante in Argentina, è autore di due libri “Ti c’a t’è studiò, scriva carcossa” (tu che hai studiato scrivi qualcosa), che ha come sottotitolo “Per uno studio dell'emigrazione in Val Curone” (2009) e di “Emigranti dell’Alta Val Curone negli Stati Uniti d’America. Profili e testimonianze” (2012), scritti con la collaborazione delle ricercatrici Graziella Gaballo e Maria Grazia Milani, presenti all’incontro.

 

Il titolo del primo libro “Ti c’a t’è studiò, scriva carcossa” è l’invito che un anziano compaesano ha rivolto in passato a Dallocchio, invito che lo ha indotto a intraprendere le sue ricerche quando lo studio dell’emigrazione piemontese non era ancora molto diffuso.

 

Giancarlo Libert è autore, tra gli altri, del libro “Astigiani nella Pampa” dove si parla delle origini piemontesi di Papa Francesco. Il Santo Padre il 23 maggio ha ricevuto, a Roma, una copia del libro, che gli è stata consegnata da Libert, dalla ricercatrice Orsola Appendino, dall’ex sindaco e dal vicesindaco di Montechiaro d’Asti. Libert ha precisato il suo metodo di ricerca, basato sulla documentazione di archivi statali e comunali e sulle biografie, spesso datate e pubblicate nei luoghi di emigrazione, dedicate ai personaggi considerati.

 

L’incontro si è chiuso con gli interventi di Daniela Piazza, della dottoressa Paola Taraglio, Segretario della Consulta Regionale dell’emigrazione, e dello studioso di lingua piemontese Censin Pich, Segretario dell’Union ëd j’Associassion Piemontèise ant ël Mond.

 

Questa iniziativa, malgrado lo sciopero dei trasporti pubblici, ha riscosso un discreto successo di pubblico.

Ricordiamo che Giancarlo Libert presenterà il suo libro “Astigiani nella Pampa” il 2 luglio alle ore 18, presso il Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis, via Revel 15 a Torino.

 

Il 6 luglio alle ore 17.00 a Druogno (Verbania), presenterà il suo volume “L’Emigrazione Piemontese nel Mondo” in occasione dell’omonima mostra aperta nel paese della Valle Vigezzo dal 29 giugno sino ai primi di settembre.

 

Il 7 luglio 2013 verrà presentato il volume “Astigiani nella Pampa” a Piana Crixia (Savona), dopo la messa delle 10.30 a ricordo di Rosa Vassallo (nonna del Santo Padre).

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 17/06/2013